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Circumvesuviana, parla l’autore della pagina satirica: “Così strappo un sorriso ai passeggeri”

Giovanni Masturzo, autore di “Circumvesuviana: Guida alle soppressioni e ai misteri irrisolti” a Fanpage.it: “Vi spiego come è nata questa idea”.
Intervista a Giovanni Masturzo
Creatore e curatore dalla pagina "Circumvesuviana. Guida alle soppressioni e ai misteri irrisolti". Nel 2021 ha anche pubblicato il saggio umoristico "Vesuviana State of Mind. Guida semiseria al treno più pazzo del mondo".
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una risata per combattere in qualche modo i disagi quotidiani della Circumvesuviana: nasce così la pagina "Circumvesuviana. Guida alle soppressioni e ai misteri irrisolti", una delle più seguite sui social (Facebook e Instagram), e non solo da chi ogni giorno ha a che fare con i disagi del trasporto pubblico provinciale. Da Sorrento a Poggiomarino, da Baiano a Sarno, ogni giorno la linea gestita dall'Ente Autonomo Volturno presieduto da Umberto De Gregorio trasporta decine di migliaia di passeggeri, per un traffico che arriva a circa 20 milioni di passeggeri l'anno. Ma tantissimi sono i disagi, i disservizi, le corse soppresse e quelle "semplicemente" in ritardo. Ed è proprio in questo contesto che Giovanni Masturzo, giovane di Castellammare di Stabia, crea la pagina diventata punto di riferimento negli anni di tutti i pendolari.

Giovanni, com'è nata questa idea?

Era il 2015, ed ero semplicemente fermo alla stazione di Castellammare, e come al solito il treno era in ritardo. Calcola che prendo la Circum da quasi 20 anni, prima per l'università e poi per lavoro. Cercai su Facebook se esisteva una pagina dedicata alla Circumvesuviana, e mi accorsi che non esisteva. E così, più per gioco che per altro, decisi di aprirne una io, dedicata appunto a quelli che chiamo "misteri irrisolti". Da allora la crescita è stata poi continua, perché in tanti arrivavano sulla pagina a portare la propria testimonianza. Da pagina satirica è diventata una vera comunità di recupero per i martiri della Circumvesuviana.

Ricevi, immagino, tantissime segnalazioni ogni giorno.

Sì, sia su Facebook che su Instagram me ne arrivano davvero tantissime, spesso anche in diretta. Di fatto è un bacino che si auto-alimenta, perché da una parte ci sono i miei post e dall'altra ci sono foto e video che mi mandano gli utenti. Il materiale è sempre nuovo e vario, e se prima dedicavo qualche aggiornamento di sfuggita ora mi ci dedico qualche ora al giorno. E i risultati si vedono perché i fan sono aumentati tantissimo.

Tu hai scritto anche un libro "dedicato" alla Circumvesuviana, qual è la cosa più buffa che hai raccontato?

Guarda, io ho creato proprio un universo narrativo attorno ad essa, piuttosto che riportare quello che già c'è in pagina. Sicuramente la cosa più curiosa fu quella di un polipo che "camminava" tra i vagoni della Circumvesuviana, e visto che era poco prima di Natale penso fosse un suo disperato tentativo di non essere cucinato. Alla fine però c'è un signore che lo recupera e lo rimette nella busta come se niente fosse, prima che scendesse anche dal treno.

Ti capita spesso di essere scambiato per la vera pagina della Circumvesuviana?

Sì, ancora oggi in molti mi scrivono convinti che sia proprio la mia pagina quella ufficiale. E sono per lo più insulti: "Fate schifo", "Vergognatevi", e altre frasi che non ripeto. Diciamo che mio malgrado faccio anche da "filtro" prendendomi un po' degli insulti che la gente vorrebbe invece indirizzare alla vera Circumvesuviana, che una pagina in realtà non la possiede, perché le comunicazioni e gli avvisi vengono pubblicati sulla pagine dell'EAV – Ente Autonomo Volturno, che è la società che la gestisce. Ma non ricevo solo insulti: spesso c'è chi mi scrive di aver mandato il curriculum per l'assunzione, ad esempio.

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