196 CONDIVISIONI

Chiede il pizzo con una telefonata, ma quando va a riscuotere trova i carabinieri: arrestato

In manette è finito un 20enne di Santa Maria a Vico, nel Casertano, nipote di un noto pluripregiudicato della zona.
A cura di Valerio Papadia
196 CONDIVISIONI
Immagine

Nell'era della digitalizzazione, anche il pizzo si chiede telematicamente, al telefono: a Santa Maria a Vico, nella provincia di Caserta, un giovane di 20 anni – P.A. le sue iniziali, nipote di un noto pluripregiudicato della zona – è stato arrestato dai carabinieri. Il 20enne ha telefonato a una tabaccheria della zona e ha minacciato la compagna del titolare: avrebbe dovuto consegnarli 300 euro altrimenti lui avrebbe dato fuoco all'esercizio commerciale.

All'estorsore è stato consegnato denaro fotocopiato

La donna, nonostante le minacce, non si è lasciata intimorire: per guadagnare tempo ha chiesto al malvivente alcune ore per mettere insieme il denaro e, nel frattempo, si è rivolta ai carabinieri della locale stazione. I militari dell'Arma, allora, hanno predisposto un servizio ad hoc: dopo aver fotocopiato i 300 euro che la donna avrebbe dovuto consegnare all'estorsore, si sono appostati all'esterno della tabaccheria, in attesa che il 20enne si facesse vivo per riscuotere.

All'ora stabilita, il malvivente si è presentato all'esercizio commerciale e ha riscosso il finto denaro credendo fosse vero: la consegna è stata filmata dalle telecamere di videosorveglianza della tabaccheria. All'uscita dal negozio, il 20enne ha trovato i carabinieri ad attenderlo, che lo hanno bloccato e trovato in possesso delle banconote fotocopiate: il giovane è stato arrestato e portato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

196 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views