Cavallo muore nella Reggia di Caserta, le indagini: non era autorizzato al trasporto

Il cavallo che è morto il 12 agosto nella Reggia di Caserta, stramazzato al suolo mentre trainava un calesse, non era lo stesso animale per cui era stato autorizzato il servizio. È quanto risulta dalle indagini, condotte dalla Polizia Municipale di Caserta insieme alla Polizia di Stato: il microchip non corrisponde. In altre parole, il trasporto sarebbe stato autorizzato per un cavallo ma ieri nella Reggia ne sarebbe stato utilizzato uno diverso. La discrasia è emersa durante gli iniziali accertamenti amministrativi, a comunicarlo è il sindaco di Caserta, Carlo Marino.
"Le immagini di quel povero cavallo steso sul selciato del Parco Reale sono state un colpo al cuore per noi tutti – scrive Marino su Facebook – la nostra Polizia Municipale ha immediatamente avviato, in supporto alla Polizia di Stato, accertamenti amministrativi che hanno fatto emergere alcune irregolarità a partire dal dato più importante: il cavallo deceduto non era quello autorizzato al trasporto. Il titolare dell’autorizzazione amministrativa della carrozza circolava abusivamente con un animale diverso da quello comunicato al Comune e all’Asl". Al momento la carcassa del cavallo è sotto sequestro, in attesa degli esiti dell'autopsia. L'animale sarebbe risultato in buone condizioni ma con una temperatura corporea molto alta; potrebbe essere stato ucciso quindi da un infarto, scatenato dallo sforzo prolungato sotto il sole.
"Magistratura, Polizia, Comune, Asl e Direzione Reggia stanno lavorando ognuno per quanto di propria competenza – continua il sindaco di Caserta -ho già dato indicazioni al Settore attività produttive e al Comandi di Polizia Municipale di attivare tutte le procedure per la revoca delle autorizzazioni amministrative. Il primo regolamento disatteso è proprio quello sul Benessere degli Animali che questa Amministrazione ha approvato negli anni scorsi e che ha un intero capitolo dedicato agli equini. Queste tragedie non devono accadere mai più".