Catturano uccelli di specie protette e li vendono a privati e negozi: 7 arresti
Una organizzazione criminale dedita alla cattura illecita di uccelli appartenenti a specie protette per rivenderli è stata scoperta dai carabinieri nel Casertano: sono sette le persone che sono finite in manette per associazione a delinquere finalizzata a commettere una serie di reati inerenti l'illecito commercio in tutta Italia di avifauna protetta e particolarmente protetta dalla Convenzione di Berna, proveniente da illecita cattura. Nella fattispecie, i carabinieri della Sezione Operativa e Antibracconaggio e Reati a Danno degli Animali del Raggruppamento Cites di Napoli e del Nucleo Cites di Napoli, insieme al Gruppo Carabinieri Forestali di Napoli e Latina, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno scoperto un'ampia attività di commercio illegale di tali uccelli protetti, che venivano catturati nel Casertano e in varie parti dell'Italia Meridionali mediante metodi illeciti, come trappole e richiami acustici.
Sono quasi 3mila gli uccelli catturati
I militari dell'Arma hanno scoperto che, una volta catturati, i volatili venivano custoditi in condizioni igienico-sanitarie precarie, nonché in condizioni che arrecavano agli animali ulteriori sofferenze, per poi essere venduti a privati cittadini oppure a commercianti compiacenti in tutto il Paese. Le indagini di carabinieri e magistrati, partite nel 2018, si sono avvalse anche di intercettazioni, che hanno permesso ai militari di appurare che sono 2.750 circa gli uccelli catturati illecitamente dalla organizzazione criminale sgominata; sono circa 11mila, dunque, i volatili catturati ogni anno, per un giro di affari che si aggira intorno ai 350mila euro annui.