Canale Telegram istiga a violenza contro ebrei e neri, il gestore ha 16 anni: collocato in comunità

Negazionismo della Shoah, discriminazione razziale, anche istigazioni a compiere azioni violente contro ebrei e neri: erano i contenuti tipici che si potevano trovare in alcuni canali Telegram, individuati e monitorati dalla Polizia. Che ha scoperto anche uno dei gestori: si tratta di un ragazzo di appena 16 anni, residente della provincia di Caserta, che ora è indagato per il delitto di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, previsto dall’articolo 604 bis del codice penale.
In casa asce, coltelli e svastiche
Il giovanissimo è stato collocato in comunità nella giornata di ieri, 30 ottobre, in esecuzione di una ordinanza di applicazione emessa dal gip presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli. Le indagini sono state condotte dalle Digos di Napoli e Caserta, col supporto della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, e sono state coordinate dalla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Napoli. Il 16enne era stato già oggetto di una perquisizione nella scorsa estate: in quella circostanza gli agenti avevano rinvenuto nella sua abitazione coltelli, asce e disegni riproducenti svastiche.
L'istigazione alla violenza su Telegram
Individuati i canali attraverso cui venivano veicolati i contenuti antisemiti e di discriminazione razziale, gli agenti sono passati agli amministratori. E tra questi è stato identificato il minorenne. Sono stati recuperati anche alcuni post, pubblicati dal 16enne, in cui il ragazzo istigava gli altri utenti a compiere azioni violente nei confronti di persone di religione ebraica ed a compiere spedizioni punitive nei confronti di coetanei di colore.
 
		 
  