Dalla Campania agli ospedali del Lazio per curarsi il Covid: “Flusso anomalo di pazienti”

Dalla provincia di Caserta, ma anche dal Napoletano, sono arrivati a Formia, con le automobili o affittando ambulanze private, preferendo farsi curare negli ospedali del Lazio piuttosto che in quelli campani. Un "flusso anomalo" e "significativo" evidenziato alla fine della settimana scorsa, che allora riguardava 106 persone e che si è tradotto in 16 ricoveri, dei quali 5 per Covid e che è adesso monitorato sia dalla Regione Lazio sia dalla Regione Campania.
Dai primi accertamenti non si tratterebbe di spostamenti normali, di persone che avrebbero preferito andare a Latina perché residenti in comuni al confine col Lazio e quindi per una questione di comodità, di vicinanza. Si sarebbe trattato di una scelta precisa: evitare le strutture sanitarie campane. Forse il motivo potrebbe essere il sovraffollamento di queste settimane, con diversi ospedali che ormai hanno esaurito i posti letto, e quindi la conseguente paura di non trovare accoglienza, di dover attendere parecchie ore in ambulanza o, probabilmente questo aspetto si è rivelato ancora più determinante, la preoccupazione di entrare in contatto con pazienti Covid e quindi restare contagiati. Da domenica la Campania è zona rossa Covid, il monitoraggio mira a verificare anche se il flusso si sia interrotto con l'entrata in vigore delle nuove restrizioni anti contagio.
"Si tratta di 96 accessi al Pronto Soccorso di Formia in 7 giorni che hanno esitato in 14 ricoveri, di cui 3 per Covid – ha spiegato a Fanpage.it Giorgio Casati, direttore generale dell'Asl di Latina – e di 10 accessi al Goretti di Latina esitati in 2 ricoveri Covid. La situazione è monitorata e deve essere gestita nel modo migliore con la Regione Campania. Proprio per comprendere le ragioni di un flusso così significativo su Formia – conclude il manager – l'assessore D'Amato ha attenzionato la situazione con la Regione Campania".