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“Camorra immobiliare” a Napoli, interviene il sindaco Manfredi: “Serve intervento interforze ed un nuovo piano casa”

Il Sindaco interviene dopo l’inchiesta di Fanpage.it sul racket dei clan sulle case del Comune: “C’è bisogno della graduatoria della Regione, ma chiederemo intervento interforze contro la camorra”. Ed annuncia un nuovo piano casa per la città.
A cura di Antonio Musella
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Sull'inchiesta "Camorra immobiliare" di Fanpage.it  sul racket dei clan nelle case popolari del Comune di Napoli nel quartiere di Ponticelli è intervenuto il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Il primo cittadino, a margine di un convegno alla Camera di Commercio, ha risposto alle nostre domande sul tema. Manfredi ha parlato di situazione gravissima e di necessità di un immediato intervento interforze per affrontare la questione, ma ha anche segnalato l'assenza di una graduatoria di assegnazione delle case popolari che dipende dalla Regione Campania. Il Sindaco ha anche annunciato un nuovo piano casa per la città di Napoli, contestualmente alla rivisitazione del piano regolatore della città.

"Serve la graduatoria della Regione, ma subito intervento interforze"

Fanpage.it ha raccolto la testimonianza di una donna a cui gli uomini del clan del Lotto Zero di Ponticelli hanno chiesto il pizzo di 1000 euro per poter occupare una delle abitazioni dismesse del patrimonio pubblico nel Parco Caracciolo di via delle Metamorfosi. Inoltre l'inchiesta ha mostrato come i locali commerciali di proprietà del Comune in via Franciosa siano stati trasformati dalla camorra in vere e proprie abitazioni e immesse sul mercato con una richiesta di affitto da parte dei clan.

Il sindaco Manfredi non ha eluso la questione: "Il fatto che un pezzo di patrimonio comunale sia influenzato nell'uso dalla camorra è un fatto gravissimo – ha detto il primo cittadino – il tema sarà messo al centro degli incontri sulla sicurezza che stiamo tenendo in Prefettura, serve un intervento interforze come è stato fatto in alcuni quartieri dell'area metropolitana di Napoli". Manfredi è entrato nel merito delle difficoltà del Comune di poter gestire pienamente il suo patrimonio pubblico, fatto da ben 30 mila alloggi solo nel territorio comunale.

"Noi scontiamo una difficoltà, che è l'assenza di una graduatoria aggiornata dei beneficiari degli alloggi pubblici – ha spiegato – non è un problema solo del Comune ma anche della Regione". Proprio l'ente di palazzo Santa Lucia, attraverso l'Acer, dovrebbe provvedere a stabilire i nuovi criteri per permettere ai Comuni di stilare le graduatorie. "Senza questo strumento diventa difficile sapere chi ha titolo per stare negli alloggi pubblici e garantire i legittimi assegnatari, ma è una questione che metteremo al centro dell'agenda".

L'annuncio: "Un nuovo piano casa per la città"

In città, secondo i dati della Prefettura di Napoli, sono previsti 10 mila sfratti esecutivi, un'enormità che testimonia un'emergenza sociale legata al diritto all'abitare che investe tutte le istituzioni. Manfredi, sollecitato sul tema, ha risposto annunciando la volontà dell'amministrazione comunale di varare un nuovo piano casa per la città.

"L'emergenza abitativa è assolutamente un tema importante – ha detto – noi abbiamo la necessità di intervenire con un nuovo piano casa per la città, contestualmente alla rivisitazione del piano regolatore e alle opere di recupero delle aree oggi dismesse". Un annuncio che si associa alla già prevista revisione del piano regolatore che impegnerà il Consiglio Comunale nei prossimi mesi. "Anche la perdita del numero di abitanti della città di Napoli è dovuto alla mancanza di case – ha sottolineato il Sindaco – c'è bisogno non solo di quella edilizia solitamente definita economica e popolare, ma anche di edilizia residenziale agevolata, per esempio per le giovani coppie o per le famiglie monoreddito, dobbiamo puntare inoltre all'housing sociale. Il diritto all'abitare ha a che fare sia con i diritti delle persone che con lo sviluppo stesso della città".

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