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Bracciante lasciato davanti al Pronto Soccorso, muore in ospedale: aperta un’inchiesta nel Casertano

Il bracciante, 30 anni, è morto ieri a Caserta. L’uomo è stato lasciato all’esterno del Psaut di San Felice a Cancello, probabilmente in seguito a un malore. Indagini in corso per fare luce sul decesso.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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La comunità di San Felice a Cancello, nella provincia di Caserta, è sconvolta dalla morte di un bracciante di 30 anni, deceduto nel pomeriggio di ieri, lunedì 16 giugno. Una vicenda che ha contorni ancora tutti da chiarire: da quanto si apprende, infatti, il bracciante, di origine moldava, sarebbe stato abbandonato all'esterno del Psaut (Pronto soccorso autonomo) della città del Casertano. Le condizioni di salute dell'uomo sono apparse subito molto gravi, tanto da convincere i sanitari a disporne il trasferimento all'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, dove purtroppo è sopraggiunto il decesso.

La salma del bracciante è stata sequestrata

Sulla vicenda indagano gli agenti della Polizia di Stato. Non si esclude che il bracciante possa essere morto a causa di un malore, dovuto al gran caldo mentre lavorava nei campi; restano da chiarire, però, le circostanze contestuali alla morte e, soprattutto, perché sia stato abbandonato all'esterno del Pronto Soccorso. Per eseguire ulteriori accertamenti sul caso, la competente Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro della salma del 30enne, sulla quale con molta probabilità, nei prossimi giorni, verrà eseguita l'autopsia, che potrà fornire elementi utili alle indagini.

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