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Blitz al Rione Traiano: in manette il boss Petrone e il figlio, 6 arresti

I carabinieri hanno arrestato nella notte 6 persone, ritenute inquadrate nella camorra del Rione Traiano: tra gli indagati finiti in manette anche il boss Francesco Petrone, detto “‘o Nano” ritenuto capoclan dei Puccinelli, già sottoposto ai domiciliari dopo essere stato scarcerato pochi giorni fa per problemi di salute.
A cura di Nico Falco
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Nuovo arresto per il boss Francesco Petrone, detto ‘o Nano, considerato capoclan del Rione Traiano, di recente scarcerato per motivi di salute. Il 44enne, figlio dello storico boss Salvatore Puccinelli detto "Straccetta", è finito in manette insieme al figlio Salvatore, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 6 indagati, ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso. Per il boss, anche in considerazione delle sue condizioni di salute, sono stati disposti i domiciliari, mentre per il figlio si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale.

Il Rione Traiano diviso tra i Puccinelli e i Cutolo

Il blitz è scattato nella mattinata di oggi, 3 dicembre, tra le province di Napoli, Benevento e Terni, in esecuzione dell'ordinanza firmata dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Il provvedimento arriva al termine delle indagini con cui sono stati ricostruiti il sistema spaccio e i collegamenti del clan Puccinelli con il clan Licciardi, famiglia ai vertici dell'Alleanza di Secondigliano, uno dei due macrogruppi della camorra napoletana (contrapposto a quello dei Mazzarella).

Feudo dei Puccinelli era il Rione Traiano, complesso di caseggiati popolari del quartiere Soccavo, a Napoli ovest, trasformato in una enorme piazza di spaccio gestita insieme al clan Cutolo: i gruppi legati a Petrone nella parte alta, quelli invece vicini a Salvatore Cutolo "Borotalco" nella cosiddetta zona "della '44", nella parte bassa. Di recente ha iniziato a collaborare con la giustizia il cognato di Cutolo, Gennaro Carra, che ha fornito importanti elementi investigativi anche nell'inchiesta che ha portato al blitz contro la malavita organizzata di Bagnoli, in particolare in riferimento all'omicidio di Rodolfo Zinco ‘o Gemello.

Il boss scarcerato a novembre per problemi di salute

Francesco Petrone era stato arrestato il 31 gennaio 2017, il giorno del maxi blitz al Rione Traiano, quando i carabinieri eseguirono una novantina di misure cautelari. Lo scorso 24 aprile fu colpito da una ischemia cerebrale e ricoverato nel Cardarelli in gravi condizioni; il 23 giugno, dopo 2 mesi di ospedale, gli erano stati concessi i domiciliari ed era stato trasferito in un centro di riabilitazione di Fuorigrotta, per poi tornare a casa lo scorso 18 settembre. Successivamente era tornato in carcere, per poi venire di nuovo scarcerato il 6 novembre.

Gli arrestati nel blitz al Rione Traiano

Destinatari dell'ordinanza eseguita oggi sono Francesco Petrone, 44 anni, unico per cui sono stati disposti gli arresti domiciliari, il figlio Salvatore Petrone, 27 anni, Francesco Puccinelli, 37 anni, e Ciro Puccinelli, 31 anni, fratellastro del "Nano"; gli altri due arrestati sono Giuseppe Lazzaro, 34 anni, e Salvatore Basile, 29 anni, detto "Cozzeca nera", questi ultimi ritenuti parte di un gruppo scissionista che era entrato in contrasto col clan Puccinelli-Petrone.

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