127 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Biglietti del Napoli modificati e venduti al doppio del prezzo, il sistema della banda di bagarini

Ricostruita la tecnica di una banda di bagarini che vendeva biglietti alterati per il Maradona con la complicità di ricevitorie e steward, 8 indagati.
A cura di Nico Falco
127 CONDIVISIONI
Immagine

I biglietti per le partite del Napoli, veri, venivano emessi da ricevitorie compiacenti usando nomi di fantasia, poi venduti tramite bagarini e social network e modificati con le generalità dell'acquirente, e venivano utilizzati grazie alla complicità di alcuni steward. Una filiera ben organizzata, quella ricostruita dal Nucleo di Polizia Economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, che da stamattina sta eseguendo un decreto di perquisizione emesso dalla Procura per associazione per delinquere. L'inchiesta ha portato per il momento ad 8 indagati, l'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di plurimi reati contro la fede pubblica e contro il patrimonio.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il gruppo, che poteva contare su complicità nei vari livelli dell'emissione, della vendita e del controllo, si era specializzato nell'alterazione di ticket per le partite del Napoli nello stadio Maradona. E aveva fatto affari d'oro specialmente negli ultimi mesi, quando, visti i risultati in campionato e lo scudetto ormai praticamente conquistato, ogni partita è diventata un appuntamento irrinunciabile.

La prima fase era quella dell'acquisto: il gruppo faceva incetta di biglietti in ricevitorie di Napoli e provincia, anche utilizzando nomi di fantasia. Si stima che ad ogni partita riuscissero a mettere le mani su centinaia di tagliandi, tra quelli regolarmente acquistati e quelli recuperati da scuole e scuole calcio alle quali venivano distribuiti a prezzi ridotti. In questo modo si arrivava ancora prima al sold out nei canali ufficiali.

Così partiva la seconda fase, quella della vendita. Il tifoso, che non poteva più acquistare il biglietto regolarmente, veniva avvicinato anche sui social network e persino per strada, fino a un paio d'ore prima della partita. Pagava un prezzo maggiorato, anche del doppio rispetto a quello originale, e consegnava il documento. Il biglietto veniva quindi modificato apponendo le nuove generalità.

Restava l'ultimo ostacolo, quello dei controlli: il lettore ottico, scansionando il codice, avrebbe rivelato la discrepanza tra le generalità originali e quelle modificate. Ma l'organizzazione aveva un sistema per superare anche questo problema: il cliente veniva indirizzato ai varchi dove erano al lavoro addetti compiacenti che, consapevoli anche loro dell'alterazione e dietro compenso, lasciavano passare il tifoso. In diversi casi sui biglietti veniva apposto anche un segno distintivo: una lettera che corrisponde all'iniziale del soprannome di uno della banda.

Immagine
127 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views