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Benevento, scaricano rifiuti nella rete idrica del condominio: sequestrato laboratorio di analisi

Blitz dei carabinieri del Noe a San Giorgio del Sannio, nella provincia di Benevento: i militari dell’Arma hanno posto sotto sequestro un noto laboratorio di analisi della città che convogliava gli scarichi illecitamente nella rete idrica del condominio e, di conseguenza, nella rete fognaria comunale.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Sequestrato un noto laboratorio di analisi a San Giorgio del Sannio, nella provincia di Benevento, che scaricava illecitamente all'interno della rete idrica del condominio nel quale sorge e, di conseguenza, nella rete fognaria comunale. Il sequestro è stato disposto dal gip del Tribunale di Benevento, su richiesta dalla locale Procura della Repubblica, e reso esecutivo dai carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) di Salerno. Durante il blitz effettuato dai militari dell'Arma all'interno dell'edificio residenziale nel quale sorge il laboratorio, nel centro della cittadina della provincia sannita, è stato appurato che la struttura, senza autorizzazione alcuna, faceva convogliare gli scarichi prodotti dall'attività nella rete idrica condominiale, scarichi che poi di conseguenza andavano a finire nella rete fognaria comunale senza alcun processo di trattamento e depurazione.

I carabinieri, inoltre, hanno scoperto che nel laboratorio, sebbene fosse dotato di numerose attrezzature destinate all'analisi chimico-fisica a microbiologica, non erano presenti i rifiuti generati dall'attività e che i responsabili non erano in possesso dei formulari attestanti la gestione e smaltimento dei rifiuti speciali prodotti negli ultimi 5 anni. Durante l'ispezione, infatti, i responsabili del centro hanno dichiarato di aver conferito i rifiuti in due distinti centri di stoccaggio ad Airola (Benevento) e ad Ariano Irpino (Avellino), che però sono risultati ignari. I reati contestati sono sanzionati dal Testo Unico Ambientale, mentre il provvedimento di sequestro preventivo è a carico dei due responsabili del centro di analisi, vale a dire il diretto responsabile e il gerente, ai quali vengono contestati i reati di attività illecita di gestione di rifiuti, nonché di aver scaricato illecitamente i reflui industriali nella rete fognaria comunale.

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