La battaglia dei lavoratori della Cooper Standard di Battipaglia: dal rischio chiusura alla cassa integrazione: “E poi che succederà?”

Non vogliono festeggiare né cantare vittoria, anche se le hanno definite «buone notizie» quelle arrivate da Roma, i lavoratori della Cooper Standard Automotive di Battipaglia, piana del Sele, provincia di Salerno. In sintesi: non rischiano di chiudere l'anno senza un lavoro. Ma nel complesso questo problema è solo diluito nel tempo, spiegano. La Cooper Standard è una azienda specializzata nella produzione di guarnizioni in plastica per l'automotive e fornitrice del gruppo Stellantis (modelli come Alfa Romeo Tonale, Jeep Renegade e Fiat Panda), era finita in crisi dopo la decisione di delocalizzare parte della produzione in Polonia.
Gli operai, in presidio e sciopero dall'11 settembre scorso, avevano denunciato il rischio di chiusura e la perdita di centinaia di posti di lavoro (in tutto 375). Ora, un incontro al ministero delle Imprese tra le organizzazioni sindacali e la proprietà dell'azienda ha portato a un primo concreto risultato: non si parla più di immediata chiusura immediata dello stabilimento. L'accordo raggiunto a Roma mette nero su bianco una fase di verifica e possibile rilancio. Di concreto c'è il reddito garantito dall'ammortizzatore sociale, ovvero la cassa integrazione, per tutti. «Almeno oggi possiamo parlare di futuro» dicono i lavoratori. «È un palliativo, sarà un anno di attesa e speranza».
