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Bagarini abusivi sul Vesuvio: l’ira del ministro Franceschini davanti al video di Fanpage.it

Il Ministro della Cultura irritato dalle immagini mostrate nell’inchiesta di Fanpage.it sui bagarini abusivi sul Vesuvio. Promesso massimo impegno. Vertice anche in Regione.
A cura di Antonio Musella
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Dario Franceschini
Dario Franceschini

Si moltiplicano le reazioni dopo la video inchiesta di Fanpage.it che ha mostrato i disservizi per i turisti sul cratere del Vesuvio, il secondo sito turistico più visitato della Campania, oggi regno dei bagarini abusivi che fanno affari d'oro grazie alla biglietteria ufficiale chiusa ed un sistema di ingresso con molte falle. Nei giorni scorsi il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha presenziato a Napoli la riunione dei Ministri della Cultura dei paesi del Mediterraneo, che si è tenuta a Palazzo Reale. Durante i lavori con i rappresentanti di 30 paesi stranieri, a quanto apprende Fanpage.it al Ministro Franceschini è stata fatta vedere la video inchiesta del nostro giornale sui disservizi sulla cima del Vesuvio.

Il video mostrato a Franceschini al summit dei ministri della Cultura

A sottoporre la video inchiesta di Fanpage.it al Ministro, alcuni operatori delle associazioni del settore turistico ormai esasperati dalla situazione che riguarda il Vesuvio, un sito capace di ospitare fino a 750 mila visitatori l'anno. Franceschini ha guardato l'inchiesta sullo smartphone ed è andato su tutte le furie. Il danno d'immagine per il nostro Paese e soprattutto per la città di Napoli, il cui simbolo più famoso in tutto il mondo, è proprio il Vesuvio, è incalcolabile. Franceschini ha promesso agli operatori del settore un intervento deciso presso le autorità competenti.

La rabbia di De Luca: convocati i vertici del parco

Un altro soggetto istituzionale che ha manifestato il suo disappunto per la gestione del cratere del Vesuvio è il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, come anticipato da Fanpage.it, è stata convocata per la prossima settimana una riunione urgente con tutti i responsabili della "questione Vesuvio", con i presidenti di commissione, l'assessore al ramo e le associazioni di categoria. Sul banco degli imputati finisce, primo tra tutti, Agostino Casillo, presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, molto vicino al consigliere regionale del Pd, Mario Casillo.

Alla struttura di Casillo infatti spetta la responsabilità di ciò che succede sul cratere, regolare ed efficientare gli ingressi, i biglietti, tenere aperti gli infopoint, fornire bagni adeguati ai turisti. Tutti servizi che, come dimostrato dalla nostra inchiesta, non vengono garantiti. Intanto, mentre la politica si mette a lavoro per cambiare la situazione, le forze dell'ordine non sembrano ritenere la grave situazione in cima al Vesuvio una priorità. Né i Carabinieri e nemmeno la polizia municipale del Comune di Ercolano hanno aumentato i controlli a quota 800, dove i bagarini continuano a regnare incontrastati vendendo i biglietti con prezzi maggiorati del 40%.

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