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Auto esplosa in Tangenziale, “Forte odore di alcol prima dello scoppio”. L’indagine al Ris

Si indaga per omicidio colposo per l’esplosione dell’auto sulla Tangenziale di Napoli; nel prototipo, in uso al Cnr, si sarebbe sentito un forte odore alcolico.
A cura di Nico Falco
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L'auto devastata dall'esplosione in Tangenziale e la vittima, la ricercatrice Maria Vittoria Prati
L'auto devastata dall'esplosione in Tangenziale e la vittima, la ricercatrice Maria Vittoria Prati

Prima che l'automobile esplodesse sulla Tangenziale di Napoli, nell'abitacolo si sarebbe diffuso "un forte odore alcolico". É quello che, apprende Fanpage.it da fonti qualificate, ha raccontato ai primi soccorritori Fulvio Filace, il 25enne rimasto gravemente ferito, che era nella Volkswagen Polo insieme alla ricercatrice Maria Vittoria Prati, morta ieri per le ustioni.

Con il decesso si aggiunge quella di omicidio colposo alle ipotesi di reato su cui sta lavorando la Procura; le altre sono di lesioni gravi colpose e di incendio, tutte a carico di ignoti. Il fascicolo è nelle mani del sostituto procuratore Manuela Persico, della VI sezione, coordinata dal procuratore aggiunto Simona Di Monte; le indagini sono state delegate ai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli e a quelli del Ris di Roma.

"Forte odore alcolico prima dello scoppio"

Al momento le cause dell'esplosione non sono ancora note. Secondo le ricostruzioni, in un primo momento affidate alla Polizia Stradale, l'automobile, una Volkswagen Polo "modificata", sarebbe scoppiata all'improvviso. Il momento dell'esplosione è stato ripreso dalle telecamere della Tangenziale, mentre diversi video, che mostrano i momenti successivi, sono stati girati da alcuni automobilisti di passaggio.

Il particolare del forte odore alcolico, riferito dal 25enne nelle prime fasi dei soccorsi, è agli atti dell'inchiesta; si dovrà capire se proveniva da componenti della Polo o dalle bombole rinvenute nell'abitacolo e il cui contenuto non è ancora stato chiarito.

Il veicolo è un prototipo utilizzato in un progetto denominato "Life-Save", il meccanismo è stato realizzato da ricercatori dell'Università di Salerno: sostanzialmente consiste in una vettura a diesel trasformata in una ibrida elettrica tramite due motori elettrici montati sui mozzi delle ruote posteriori, dei pannelli solari e una batteria al litio.

Auto esplosa, i Ris per accertare le cause

Maria Vittoria Prati, che era alla guida, aveva riportato ustioni su circa il 90% del corpo; il 25enne Fulvio Filace, seduto accanto, era stato sbalzato fuori dall'abitacolo, a decine di metri, anche lui rimasto gravemente ustionato. Il ragazzo, studente della Federico II, stava svolgendo un tirocinio al Cnr; è ancora ricoverato nel centro Grandi Ustionati del Cardarelli: una tac poche ore dopo l'esplosione avrebbe escluso lesioni gravi agli organi interni, è stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico e dovrà tornare in sala operatoria; le sue condizioni sarebbero stabili.

La Procura di Napoli ha disposto ieri il sequestro di un veicolo "gemello", una Fiat Punto, nelle disponibilità del gruppo di ricerca dell'Università di Salerno, su cui verranno effettuati accertamenti. Obiettivo degli accertamenti sarà di capire se lo scoppio sia stato determinato dal sistema di autotrazione del veicolo o se l'incidente sia stato in qualche modo causato dalle bombole.

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