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Antenne 5G a Napoli, il Comune vuole un piano con Arpac per regolare le nuove installazioni

Il Comune: “Opportuno un protocollo d’intesa con l’Arpac per regolamentare l’installazione delle infrastrutture tecnologiche”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli il Comune studia un accordo con l'Arpac per regolamentare l'installazione di antenne 5G e ripetitori in città. La proposta è arrivata nel corso della Commissione Ambiente, presieduta da Carlo Migliaccio, che oggi si è riunita per discutere “dell’inquinamento elettromagnetico delle antenne”. L'incontro era stato convocato per approfondire il tema della riqualificazione del tessuto tecnologico della Città di Napoli ed in particolare dell’area della collina dei Camaldoli, dove si trovano molti ripetitori e antenne.

"Serve un piano per regolamentare le nuove antenne"

Per il consigliere comunale Carlo Migliaccio, “è necessario concretizzare il progetto di piano di regolamentazione delle antenne nel Parco dei Camaldoli, promosso dal servizio comunale, ma è bloccato dalle interlocuzioni con il Ministero delle Imprese, competente in materia di telecomunicazioni, e la Soprintendenza. Va disciplinato il tessuto tecnologico in tutto il territorio cittadino, non solo sulla collina dei Camaldoli, al fine di ridurre l’inquinamento elettromagnetico a beneficio della salute”.

Secondo gli uffici del Servizio Controlli Ambientali e Attuazione Paes e del Gabinetto del Sindaco, la strada giusta sarebbe quella “della conferenza dei servizi, il nodo sta nel coinvolgimento delle istituzioni al fine di trovare le chiavi legislative per regolamentare il fenomeno dell’installazione delle antenne, in particolare quelle 5G, allo stato attuale installabili semplicemente con una comunicazione Scia”, ossia una semplice segnalazione di inizio attività.

"Patto con l'Arpac per il monitoraggio"

Per il Comune, quindi, sarebbe “opportuno definire un protocollo d’intesa con l’Arpac, unico ente autorizzato a rilasciare pareri, per regolamentare l’installazione delle infrastrutture tecnologiche”.

A Napoli, come riportato nella mappa del 2020 pubblicata da Fanpage.it, ci sono 714 i ripetitori telefonici presenti, ai quali si aggiungono 173 microcelle, per un totale di 887 installazioni. Il quartiere che conta una maggiore presenza di ripetitori è Fuorigrotta, che ne ha 52. Seguono Chiaia (46), San Carlo all'Arena (42) e l'Arenella (41). Strumenti necessari per garantire la copertura della rete a tutti i dispositivi cellulari, smartphone, tablet e computer portatili e poter così avere un segnale soddisfacente e navigare in internet ad alta velocità non solo da casa, ma anche quando si è in strada. La realizzazione di infrastrutture di telecomunicazione è considerata dalla legge italiana “strategica per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese”.

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