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Anoressia nervosa negli adolescenti, al Policlinico Vanvitelli si tratta con la neuromodulazione

Il Policlinico Luigi Vanvitelli di Napoli ha messo a punto una terapia innovativa per il trattamento dell’anoressia nervosa negli adolescenti; la tecnica, non invasiva, si basa sulla neuromodulazione e prevede “la stimolazione elettrica tramite elettrodi delle aree cerebrali deputate a controllare i comportamenti disfunzionali”.
A cura di Redazione Napoli
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Parte al Policlinico Vanvitelli di Napoli il progetto di stimolazione cerebrale non invasiva, trattamento innovativo per la cura dei disturbi alimentari. Il percorso, avviato dalla UOSD di Neuropsichiatria Infantile – guidata dal professore Marco Carotenuto – afferente al Dipartimento Assistenziale Materno-Infantile, punta ad agire sulle cause neurobiologiche dell'anoressia nervosa negli adolescenti attraverso l'utilizzo della Stimolazione Transcranica a Corrente Diretta (tDCS).

Il trattamento, che costituisce una terapia multimodale, si aggiunge ai percorsi farmacologico e cognitivo-comportamentale già utilizzati e implementa le strategie terapeutiche già utilizzate nella struttura attivamente operate dalla neuropsichiatra infantile Filomena Salerno e dalla psicologa Maria Gloria Gleijeses. Si basa su studi recenti che hanno evidenziato come la stimolazione cerebrale nei pazienti con anoressia nervosa influenzi l'indice di massa corporea e il tono dell'umore, agendo direttamente sulle basi neurologiche del disturbo.

La tecnica non invasiva, usata per la prima volta in Campania nel Policlinico Vanvitelli (guidato dal manager Antonio Giordano), prevede, si legge in una nota, "la stimolazione elettrica tramite elettrodi delle aree cerebrali deputate a controllare i comportamenti disfunzionali; si inviano segnali elettrici di bassa potenza finalizzati a modulare l’attività di regioni del cervello che possono giocare un ruolo nel disturbo. Nello specifico, il trattamento è volto a riequilibrare le anomalie nella corteccia prefrontale dorsolaterale destra che viene trattata con stimolazione eccitatoria sinistra e inibitoria destra simultaneamente".

Il trattamento prevede 3 sedute settimanali per 6 settimane, le visite di controllo di follow-up seguono fino a 12 mesi dalla fine del percorso. Negli ultimi 5 anni, aggiunge il Policlinico, "presso la UOSD sono stati presi in carico 181 pazienti affetti da Disturbi del comportamento alimentare (DCA), la maggior parte con Anoressia. Numeri che, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, registrano un aumento dei casi del 30% circa". Nel primo semestre del 2020 sono stati rilevati 230.458 nuovi casi: nello stesso periodo dell’anno precedente erano stati 163.547, con incremento del 400% dei casi tra i maschi.

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