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Annullato il concerto di 50 Cent a Napoli, la proposta: “Chi organizza eventi così fornisca garanzie”

Il consigliere comunale Demetrio Paipais: “Non si può bloccare per giorni piazza del Plebiscito senza effettive garanzie”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il rapper 50 Cent
Il rapper 50 Cent

Dopo il flop del concerto di 50 Cent in piazza del Plebiscito a Napoli che si sarebbe dovuto esibire la sera di martedì 8 luglio, monta la polemica. Per giorni i fan del rapper americano hanno vissuto nell'incertezza, sperando che l'evento si tenesse. I biglietti sulle piattaforme online si sono continuati a vendere fino a domenica, con prezzi fino ad oltre 100 euro, nonostante la piazza fosse vuota e del palco dove avrebbe dovuto esibirsi il cantante newyorkese con un'orchestra di 100 musicisti non ci fosse neanche l'ombra, come documentato a più riprese da Fanpage.it. Nessuna comunicazione ufficiale dall'organizzazione fino a 48 ore prima dell'evento. È stato lo stesso cantante ad annunciare domenica sera che il concerto era stato cancellato.

Anche se la notizia era nell'aria ormai da qualche giorno, anche perché i sopralluoghi propedeutici per l'installazione del palco non erano stati fatti. Il motivo ufficiale, ad ogni modo, secondo gli organizzatori, sarebbe stato legato alle basse vendite dei biglietti: circa 12mila su circa 24mila posti, secondo quanto comunicato: "Il 55% della capienza" ("50 Cent only sold in Napoli 55% of the Entire capacity – scrivono gli organizzatori in un post su Instagram – It’s Not Normal compare to just the rest of Europe").

Paipais: "Possibile bloccare piazza del Plebiscito per giorni senza garanzie?"

Adesso la città si interroga su eventi di questa portata. "Possibile tenere impegnata una piazza grande e importante come piazza del Plebiscito nell'incertezza per 5-6 giorni?", si chiede il consigliere comunale e avvocato Gennaro Demetrio Paipais. Tanto, infatti, il periodo nel quale la piazza è rimasta bloccata, considerando che l'evento Napoli4ever prevedeva due date, domenica 6 luglio, con l'esibizione di John Legend e Mary J Blige, anche questa saltata, e l'8, con 50 Cent, più i giorni di allestimento e disallestimento del palco. Un periodo nel quale, considerandola impegnata, è stata sottratta alla possibilità di essere utilizzata per altri eventi. In un momento, peraltro, di massima affluenza di turisti in città.

"Bisogna vincolare i biglietti venduti online all'effettiva autorizzazione"

"Dispiace che il concerto di 50 Cent annunciato a Napoli per l'8 luglio non si sia fatto – aggiunge Paipais – Dispiace per i tantissimi fan che hanno comprato il biglietto e per la città. Bisognerebbe studiare soluzione per evitare che questi episodi spiacevoli possano ripetersi. Si devono dare delle garanzie prima di concedere una piazza così grande. L'organizzazione deve in primis tutelare gli acquirenti dei biglietti. Per il futuro bisogna vincolare il biglietto venduto sulle piattaforme online come TiketOne alla effettiva autorizzazione. Dare garanzie, come già fanno altri artisti".

Sorpreso per l'avvenuto anche l'avvocato Ferdinando Tozzi, delegato alla musica del sindaco Manfredi: "Purtroppo sono cose che capitano – dice a Fanpage.it – e il Comune non c'entra nulla. Tutte le verifiche sono state fatte. Gli uffici fatto tutti controlli. Le carte erano a posto. Hanno fatto tutto in regola. I nomi erano eccellenti. Non c'era da storcere il naso". A Palazzo San Giacomo, intanto, guardano il bicchiere mezzo pieno: "Prima a Napoli non voleva venire nessuno – si vocifera nei corridoi – ora tutti vogliono venire a Napoli e su mille cose una può andare storta".

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