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All’Ospedale Monaldi nuova tecnica per curare deficit Alfa 1 antitripsina: riduce enfisema e asma

Attivata, presso il laboratorio di Biochimica clinica, la procedura per diagnosticare il deficit di Alfa-1-antitripsina. Come accedere al servizio.
A cura di Pierluigi Frattasi
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immagine di repertorio
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All'Ospedale Monaldi di Napoli arriva una nuova tecnologia di laboratorio per la diagnosi precoce e la cura del deficit di Alfa-1-antitripsina, una patologia respiratoria rara che, se non trattata adeguatamente, porta a una grave compromissione del sistema respiratorio con insorgenza di enfisema, broncopatia cronico-ostruttiva, asma in età adulta e, nei casi molto gravi, può condurre il paziente al trapianto di polmone. Anche il fegato è coinvolto da manifestazioni cliniche e può essere colpito dalla epatopatia cronica e dalla cirrosi, fino a dover arrivare al trapianto di fegato.

L’Ospedale Monaldi, afferente all'Azienda Ospedaliera dei Colli Monaldi, Cotugno, Cto, si conferma un punto di riferimento per le malattie respiratorie per pazienti provenienti da tutta Italia, perché è un’eccellenza riconosciuta nel settore e continua ad investire per mantenere questo primato.

Attivata nuova tecnologia di laboratorio

Non da ultimo, infatti, è stata attivata, presso il laboratorio di Biochimica clinica, la procedura per diagnosticare il deficit di Alfa-1-antitripsina. L’Azienda Ospedaliera dei Colli è centro di riferimento per il trattamento di questa patologia e il Laboratorio del Monaldi è il terzo centro nazionale attivo in Italia, il primo in Campania, in grado di effettuare questo particolare esame.

La diagnosi precoce è fondamentale perché una terapia appropriata, ossia la somministrazione di una terapia sostitutiva, cambia la storia naturale della malattia, interferendo con il declino clinico- funzionale cui  le persone affette dal deficit di Alfa-1-antitripsina vanno incontro.

Come accedere alla diagnosi precoce deficit Alfa 1 antitripsina

In caso di sospetto, quindi, si potrà procedere ai test di approfondimento diagnostico, inviando i campioni direttamente all’Azienda Ospedaliera dei Colli grazie all’impiego di un Kit precostituito che sfrutta il Dried Blood Spot (DBS), questo consiste nel prelievo di poche gocce di sangue che vengono fissate sul filtro di carta del Kit, che viene poi spedito con posta ordinaria al Laboratorio di Biochimica clinica del Monaldi. Una struttura tra le più all’avanguardia del Centro-Sud Italia, dotata di apparecchiature ultramoderne che esegue circa 3 milioni di esami ogni anno grazie all’impiego di un sistema di automazione di ultimissima generazione.

Anna Iervolino, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, spiega:

«Con questo ulteriore passo in avanti completiamo il percorso di diagnosi di una patologia rara e altamente invalidante. L’Azienda Ospedaliera dei Colli, con l’Ospedale Monaldi, ha una vocazione cardiopolmonare che ci rende uno dei centri più attrattivi per la cura di queste patologie. Solo nel 2022 sono state centinaia le persone provenienti da altre regioni che si sono rivolte alla nostra struttura per patologie polmonari e respiratorie».

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