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Ai Quartieri Spagnoli la raccolta rifiuti porta a porta fa flop: i cumuli abusivi invasi da gabbiani

Ai Quartieri Spagnoli la raccolta differenziata dei rifiuti con il porta a porta fa flop. Il servizio è stato avviato nel 2014, ma è arrivato a regime nel 2019. Nonostante abbiano questa possibilità, molti cittadini incivili continuano a sversare i sacchetti di immondizia abusivamente in strada, creando delle discariche a cielo aperto tra via Francesco Girardi e nella parallela di via del Formale, assaltate dai gabbiani. La presidente Asìa De Marco a Fanpage.it: “È una lotta quotidiana contro l’inciviltà”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La discarica illegale di rifiuti in via Girardi (foto 22 marzo 2021)
La discarica illegale di rifiuti in via Girardi (foto 22 marzo 2021)

Ai Quartieri Spagnoli la raccolta differenziata dei rifiuti con il porta a porta fa flop. Il servizio è stato avviato nel 2014, ma è arrivato a regime nel 2019. Nonostante abbiano questa possibilità, molti cittadini incivili continuano a sversare i sacchetti di immondizia abusivamente in strada, creando delle vere e proprie discariche a cielo aperto tra via Francesco Girardi e nella parallela di via del Formale, che in questi giorni, complice anche il ritorno del bel tempo, sono assaltate dai gabbiani. “È una lotta continua purtroppo – si sfoga Maria De Marco, presidente dell’Asìa Napoli, a Fanpage.it – Le strade dei Quartieri Spagnoli sono sporche e invase dai rifiuti, ma non per una mancata raccolta da parte di Asìa, ma per gli abbandoni illegali. Le foto purtroppo immortalano l’indifferenza di alcuni cittadini contrapposta allo spirito di coinvolgimento e responsabilità che contraddistingue la raccolta differenziata”.

Le discariche abusive assaltate dai gabbiani

In via Francesco Girardi, la strada che collega Corso Vittorio Emanuele a via Toledo, gli sversamenti illegali sono quotidiani. La discarica abusiva sorge all’angolo di via Pasquale Scura, a pochi passi dal commissariato della Polizia di Stato, e ormai fa parte del paesaggio, immortalata anche in Google Street View nell’immagine aggiornata all’agosto 2020, e ripresa nelle foto dei turisti stranieri (pochi) che alloggiano nei B&B della zona. Gli operatori ecologici dell’Asìa la rimuovono periodicamente. Non dovrebbero intervenire, perché non ci sono cassonetti in quella zona, ma lo fanno per tutelare la salute pubblica con costi aggiuntivi per tutti gli altri cittadini di Napoli sulla bolletta della Tari. Stamattina la discarica era ancora lì, invasa dai gabbiani che hanno rotto i sacchetti e trascinato l’immondizia in mezzo alla carreggiata. Stessa immagine nella parallela di via del Formale, dove le telecamere installate da Asìa testimoniano gli sversamenti illegali quotidiani da parte di persone a piedi.

La discarica immortalata da Google Street View (agosto 2020)
La discarica immortalata da Google Street View (agosto 2020)

Le operazioni di contrasto della Questura

La Questura di Napoli è intervenuta su questa situazione di estremo degrado e inciviltà lo scorso settembre. Gli agenti del Commissariato Montecalvario con il personale Asìa hanno passato al setaccio tutta la zona di via Santa Lucia al Monte tra via Francesco Girardi e via Pasquale Scura, per contrastare gli sversamenti abusivi. Grazie alle immagini delle telecamere sono stati beccati 18 cittadini che a bordo di vari veicoli gettavano i sacchetti di immondizia in strada. Sono stati tutti multati per abbandono di rifiuti. Mentre 9 sono stati sanzionati anche perché a bordo di scooter e motorini senza assicurazione e senza casco. La discarica fu ripulita totalmente, ma dopo qualche tempo è tornata.

Porta a Porta a Napoli rallentato dal Covid

Il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti a Napoli, dopo una prima accelerazione con l’estensione sempre a più quartieri, nell’ultimo anno ha subito dei rallentamenti dovuti alla pandemia del Coronavirus. “Recentemente – spiega De Marco – è stato completato il Quartiere Arenella ed è stato avviato il servizio a Secondigliano che a breve completeremo. Purtroppo, il Covid ha rallentato enormemente queste attività di estensione del PaP, che necessitano di sopralluoghi nei condomini al momento ferme, ma che contiamo di riprendere al più presto”.

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