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Agerola, investe una ciclista e scappa: morta Anna Fogliamanzillo, aveva 37 anni

Una donna di 37 anni, Anna Fogliamanzillo, è stata investita ed uccisa a bordo della propria bicicletta in una galleria di Agerola, sui Monti Lattari della Città Metropolitana di Napoli. La persona alla guida del veicolo non si è fermata dopo l’impatto. Sul posto i carabinieri, giunti per coordinare le indagini e per i rilievi del caso.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Anna Fogliamanzillo, 37 anni.
Anna Fogliamanzillo, 37 anni.

Ha investito e ucciso una donna di 37 anni, senza fermarsi a prestare soccorso. La tragedia in una galleria di Agerola, sui Monti Lattari. La vittima è Anna Fogliamanzillo, di 37 anni, rimasta uccisa sul colpo. La persona alla guida ha fatto perdere le proprie tracce, ma non è chiaro se sia accorto dell'incidente oppure se sia volontariamente scappato dopo l'impatto. Maggiori dettagli si avranno una volta che gli inquirenti avranno il quadro completo del fatto, e magari rintracciato l'automobilista che ha causato l'incidente.

I carabinieri sono sul posto per i rilievi del caso e per cercare di fare chiarezza sulla vicenda, accaduta nella tarda mattinata di oggi, giovedì 7 gennaio, nella parte più meridionale della provincia di Napoli. Tutta da chiarire la dinamica dell'incidente: stando alle primissime ricostruzioni la donna, che era originaria della vicina Pompei ma viveva a Boscoreale, si trovava in sella alla propria bicicletta all'interno di una galleria di Agerola quando sarebbe avvenuto l'impatto con un altro veicolo (presumibilmente un'automobile, ma non si escludono mezzi pesanti o altri veicoli simili), che non le avrebbe lasciato scampo, uccidendola particolarmente sul colpo. Il conducente non si sarebbe dunque fermato a prestare soccorso, dileguandosi: ma non è certo che si sia reso conto di aver investito la donna, e solo una volta rintracciato si potrà capire con certezza come sia avvenuto l'impatto. I carabinieri al momento non hanno fatto sapere altro riguardo l'incidente: i rilievi sono ancora in corso, e fondamentale potrebbe essere la testimonianza di altri automobilisti di passaggio in quel momento in galleria.

Sconcerto tra gli amici, che appena appresa la notizia hanno condiviso il loro cordoglio per la sua morte. Anna, che lascia due figli, viene infatti ricordata soprattutto per la sua passione per il suo ciclismo. "Voglio ricordarti così: simpatica, gentile ma soprattutto in sella alla tua amata bici", ha scritto un amico pubblicando una foto di squadra, tutti rigorosamente in sella alle proprie bici, "ed è grazie alla bici che ho avuto il piacere di conoscerti e di averti come amica di team".

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