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Addio a Ernesto Nocera, anima storica della sinistra napoletana: portato via dal Covid

Addio a Ernesto Nocera, anima nobile e storica della Sinistra napoletana, ferroviere, sindacalista, tra i padri fondatori della Filt Cgil di Napoli, indomito combattente in mille battaglie per la città che ha tanto amato nel corso della sua vita. L’ultima l’ha persa contro il Covid. Il virus l’ha portato via all’età di 90 anni. Ernesto era ricoverato da circa un mese al Policlinico di Napoli.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Ernesto Nocera in una foto del 2014
Ernesto Nocera in una foto del 2014

Addio a Ernesto Nocera, anima nobile e storica della Sinistra napoletana, ferroviere, sindacalista, indomito combattente in mille battaglie per la città che ha tanto amato nel corso della sua vita. L’ultima l’ha persa contro il Covid. Il virus l’ha portato via all’età di 90 anni. Ernesto era ricoverato da circa un mese al Policlinico di Napoli. Affranti gli amici e i compagni di sempre con i quali aveva discusso fino a pochi giorni fa, sfidando le difficoltà respiratorie.

Ernesto Nocera aveva iniziato la sua attività civica e politica prima da sindacalista nello SFI, il sindacato ferrovieri italiani, poi tra i padri fondatori della FILT CGIL di Napoli, di cui è stato segretario. Dopo la frammentazione della Sinistra si era schierato politicamente con il Partito Democratico, continuando a frequentare le Sezioni della Cesarea e San Ferdinando. Tante battaglie anche per la riqualificazione del territorio, tra le ultime quelle per il restyling del Corso Vittorio Emanuele, di piazzetta Cariati e per il miglioramento del funzionamento della Funicolare Centrale. Fiero sostenitore del trasporto pubblico, aveva seguito le vicende dello sviluppo della metropolitana di Napoli e della Tangenziale. Gli amici lo ricordano con affetto: "Sempre aperto alle novità, a 90 anni guardava al futuro e non al passato".

Bassolino: "Era un uomo colto e simpatico"

Grande il cordoglio in città per la grave perdita. "Appena ho sentito la voce triste di Enzo – commenta commosso di Antonio Bassolino, ex sindaco di Napoli e governatore -, ex ferroviere come lui, ho subito intuito la brutta notizia. Grande è dentro di me il dolore per la scomparsa di Ernesto Nocera: è come una ferita al cuore. Assieme con lui va via un pezzo importante della mia vita. È così anche per tanti compagni che lo hanno conosciuto e stimato nel partito e nel sindacato. Oltre che un appassionato militante e dirigente era in primo luogo una bella e straordinaria persona, uno dei migliori figli della sua e della nostra Napoli: un uomo colto e simpatico, con una vena di scrittore e di poeta. Un abbraccio a tutti i familiari e un bacio a te, Ernesto caro: ti abbiamo voluto e continueremo a volerti molto bene".

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Sarracino: "Un poeta della Sinistra"

"È un giorno molto triste – scrive il segretario Pd Napoli Marco Sarracino – Perdiamo un compagno, un combattente. Hai sempre spronato i giovani nella battaglia politica. Ricordo quando ad una festa de l'Unità, prendesti il microfono e ti arrabbiasti perché "la giovanile del più grande partito della sinistra italiana non può pensare solo ai giovani universitari. Dovete venire nel mio quartiere, tra i più poveri e i senza speranza". Parole come pietre che hanno segnato profondamente le azioni di tanti. Eri uno studioso, ci facevi impazzire quando leggevi i testi in inglese, eri uno scrittore con i tuoi emozionanti racconti di gioventù, eri un cantante che spaziava dai classici napoletani a "bandiera rossa", eri un poeta. La sinistra era la tua scelta di vita. Sei stato al mio fianco in ogni battaglia ed io non potrò mai dimenticarlo. Da te ho imparato ad essere allegro nelle sconfitte e calmo nelle vittorie. Mancherai a tutti noi compagno Ernesto Nocera".

“Napoletano in ogni sua fibra – lo ricorda l'amico Vincenzo Crolla – orgoglioso di aver visto la luce ai  Cristallini lo stesso quartiere di Totò, nel tempo, si era allontanato da quei vicoli e dall'umanità che ancora vi pullula. Ma solo col corpo perché le sue radici e il suo "sentimento" erano sempre restati lì, "incarnate" in quel mondo popolare e popolano. Carattere fiero e spigoloso, come il buon pane, croccante fuori e morbido dentro, aveva una personalità multiforme: politico libero e attento, appassionato poeta e fine dicitore, scrittore curioso e intrigante, appassionato di lingue antiche e nuove, affabulatore e cantante, i rivoli del suo sapere erano infiniti e sorprendenti. Ogni volta che pensavi di saper tutto di lui, ogni volta che immaginavi di aver finalmente coscienza piena del suo profilo, lui ti stupiva con l'ennesima novità”. Commosso anche il ricordo di Andrea Orlando, Partito Democratico: " Se ne è andato Ernesto Nocera, il compagno Ernesto Nocera, anima della sinistra napoletana. Sindacalista, militante, scrittore, cultore della scienza, cantante, poeta, una miniera di storie e di aneddoti. Una simpatia innata e una intelligenza vivace che lo ha accompagnato sino ai suoi ultimi giorni. La morte lo ha trovato vivo. Non nascondo che, questa mattina, appresa la notizia ho pianto".

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