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Abusi sessuali sui piccoli allievi, maestro di equitazione del Casertano rischia 11 anni di carcere

La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto 11 anni di reclusione per A. P., titolare di un maneggio di Pontelatone (Caserta), sotto processo con rito abbreviato con l’accusa di abusi sessuali nei confronti di 5 allievi tra i 10 e i 14 anni. L’uomo era stato arrestato dai carabinieri nel dicembre 2020, avrebbe palpeggiato i ragazzini e chiesto loro foto intime.
A cura di Nico Falco
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Rischia 11 anni di carcere il 51enne A. P., titolare di un maneggio di Pontelatone, in provincia di Caserta, accusato di avere abusato dei piccoli allievi che venivano a lui affidati durante le lezioni di equitazione. L'uomo, originario di Capua e residente a Caserta, era stato arrestato dai carabinieri nel dicembre 2020, in esecuzione di una misura di custodia cautelare emessa dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura locale. Oggi, durante il processo che si sta tenendo con rito abbreviato davanti al giudice per le indagini preliminari Ivana Salvatore, la Procura sammaritana ha chiesto per lui 11 anni di reclusione.

Nella fase delle indagini c'era stato anche un incidente probatorio, durante il quale l'uomo era stato messo di fronte ai cinque minorenni, tra i 10 e i 14 anni, dei quali quattro femmine e un maschio, che avevano confermato di essere state vittime di abusi da parte del 51enne. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri durante le indagini che hanno poi portato alla misura cautelare, l'uomo aveva approfittato in molte occasioni dei giovanissimi allievi per palpeggiarli o per chiedere dei favori sessuali durante le lezioni di equitazione. In particolare, per diversi anni avrebbe palpeggiato le ragazzine, si sarebbe rivolto a loro con atteggiamenti viscidi e avrebbe chiesto foto intime e informazioni sulla loro vita sessuale; l'unico maschio sarebbe stato obbligato a rapporti sessuali orali.

Altri elementi di prova erano emersi grazie all'analisi dei telefonini delle vittime e dell'istruttore. Le indagini erano partite dalle denunce di alcuni genitori, coi quali i figli si erano confidanti raccontando le attenzioni morbose e le battute a sfondo sessuale del 50enne. Gli ex allievi si sono costituiti parte civile nel processo (sono difesi dagli avvocati Mariano Omarto, Mauro Iodice e Marianna Febbraio). La prossima udienza è prevista per il 7 ottobre.

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