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Covid 19

A Napoli spiagge comunali ancora senza cabine e docce dopo il Covid, protesta alla Rotonda Diaz

“Attrezzare subito le spiagge pubbliche comunali di Napoli con ombrelloni, sedie e docce per fare la possibilità a tanti cittadini di prendere il sole e fare il bagno dopo un anno passato in casa per il Coronavirus”. È quanto chiede Daniela Villani, che assieme al comitato spontaneo Gente di Mare ha organizzato un flash mob per domenica 30 maggio alle ore 11 alla Rotonda Diaz.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Attrezzare subito le spiagge pubbliche comunali di Napoli con ombrelloni, sedie e docce per fare la possibilità a tanti cittadini di prendere il sole e fare il bagno dopo un anno passato in casa per il Coronavirus”. È quanto chiede Daniela Villani, che assieme al comitato spontaneo Gente di Mare ha organizzato un flash mob per domenica 30 maggio, alle ore 11,00, alla Rotonda Diaz, nei pressi della storica Mappatella’s Beach sul Lungomare di via Caracciolo.

"Serve un progetto di sviluppo per il mare"

“Avere le spiagge libere non attrezzate e non pronte ad ospitare i bagnanti con il bel tempo di questi giorni, la zona gialla e il basso indice di contagio – afferma Daniela Villani, ex delegata al Mare dell’amministrazione De Magistris – è sbagliato. Dopo un anno di restrizioni a causa della pandemia, molte famiglie hanno il diritto ad andare in spiaggia per godersi un po’ di sole e libertà. Purtroppo, questi mesi sono andati perduti. Si sarebbe potuto preparare un piano per il distanziamento sulle spiagge ed attrezzarle in tempo per l’inizio di giugno. Invece le spiagge non sono ancora pronte e di questo passo rischiamo di vederle aperte per metà o fine giugno se tutto va bene. Il mare ha anche una utilità sociale e l’amministrazione ha il compito di valorizzarla”.

Il flash mob con i cittadini è stato organizzato “senza colori politici e bandiere, contro la chiusura delle spiagge libere a Napoli. Il mare è di tutti, non di pochi privilegiati”. I manifestanti chiedono “ai futuri candidati sindaci se il mare entrerà a far parte dei punti del programma, se si vuole restituire un futuro di mare alla città, sviluppo economico sostenibile, sociale e occupazionale”.

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