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Per il nuovo sindaco Manfredi primi guai: si ferma la raccolta dei rifiuti per 24 ore: sciopero lunedì 11

Si ferma per 24 ore la raccolta dei rifiuti a Napoli. I sindacati dei lavoratori Asìa hanno proclamato una giornata di sciopero per domani, lunedì 11 ottobre 2021. All’iniziativa hanno aderito le quattro sigle sindacali Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel e le sigle autonome Flia e Servizi e Filas, che hanno avviato lo stato di agitazione e poi proclamato lo sciopero.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Si ferma per 24 ore la raccolta dei rifiuti a Napoli. I sindacati dei lavoratori Asìa hanno proclamato una giornata di sciopero per domani, lunedì 11 ottobre 2021. All’iniziativa hanno aderito le quattro sigle sindacali Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel e le sigle autonome Flia e Servizi e Filas, che hanno avviato lo stato di agitazione e poi proclamato lo sciopero che inizialmente era previsto il 30 settembre, poi, dopo un sollecito per il periodo di franchigia dell’Autorità di Garanzia per gli scioperi, è slittato all’11 ottobre. Lo sciopero di Asìa scatterà da oggi alle ore 23 e proseguirà fino alla mezzanotte di domani. Il 25 e 26 ottobre, invece, sarà la Sapna a scioperare, la società dell’igiene urbana della provincia di Napoli.

Lo sciopero di Asìa di 24 ore

Ma quali sono i motivi dello sciopero? “Personale sempre più anziano, oramai ridotto ai minimi termini – è scritto in un comunicato – e viene costretto a sopperire a gravi carenze di organico con aumenti sproporzionati e intollerabili dei carichi di lavoro. Diversi servizi nelle Unità Operative dislocate sul territorio cittadino sono drasticamente ridotti o del tutto soppressi. La città è sempre più sporca e finanche nel periodo estivo non c'è stata la capacità o la volontà di sostituire i lavoratori in ferie, arrecando un ulteriore danno d'immagine”.

“Mancano le strutture”

“Le strutture operative ed i locali destinati ai lavoratori – proseguono i sindacati – soprattutto spogliatoi e bagni, hanno generalmente bisogno di urgenti manutenzioni e spesso di veri e propri interventi strutturali. Solo negli ultimi mesi sono stati dichiarati inagibili due Distretti Operativi (la sede di via Acton e quella di via Fiorante), con i lavoratori trasferiti nella sede di via Brin dove oggi si registrano notevoli assembramenti negli spazi comuni, negli spogliatoi e presso docce e servizi igienici”.

“Per quanto riguarda gli accordi sottoscritti tra le parti e disattesi da Asia Napoli S.p.A. – aggiungono i lavoratori – va segnalato che non si è data applicazione a quello che prevede la riqualificazione professionale per i dipendenti ex Cub e Terme di Agnano, con il mancato riconoscimento del 2o livello ai lavoratori che hanno raggiunto i previsti obiettivi di utilizzo in particolari mansioni. Non sono state corrisposte, al personale amministrativo delle sedi operative, le previste integrazioni ai compensi di produttività 2020.

Peraltro – concludono i sindacati – durante l’ultima riunione che si teneva in sede aziendale, la società non avvisando i sindacati e a ridosso delle elezioni ha fatto un bando per 4 direttori a tempo indeterminato, cosa che abbiamo contestato in Prefettura e della quale non si capisce il senso in questo momento. Non contestiamo le assunzioni, ma la tempestività con le quali sono avvenute.

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