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A Napoli sfilata delle modelle con gli abiti realizzati da materiali riciclati

Si chiama “Riciclando la Moda” il contest promosso da Asìa con la partecipazione delle scuole di Napoli per diffondere la cultura del riutilizzo.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli le modelle sfilano indossando abiti realizzati con materiali riciclati ed eco-sostenibili. SI chiama Riciclando la Moda l'evento andato in scena questa mattina al Teatro Mediterraneo di Napoli. Un contest promosso ed organizzato da Asia Napoli, l'azienda dell'igiene urbana, nell’ambito del programma di informazione e di sensibilizzazione per la riduzione e la separazione dei rifiuti “Educambiente”, che ha visto la partecipazione di tantissimi giovani stilisti. All’iniziativa, dedicata agli Istituti scolastici di ogni ordine e grado della città di Napoli, hanno partecipato oltre 700 ragazzi del programma Educambiente.

I vestiti realizzati da materiali riciclati

In passerella, per aggiudicarsi il primo posto del contest Riciclando La Moda, ben 29 outfit realizzati attraverso l’utilizzo, solo ed esclusivamente, di materiale di riciclo o tessuti ecosostenibili, nel rispetto del concetto delle 3R – Riduci, Ricicla e Riusa – ed in linea con l’obiettivo 12 dell’Agenda 2030 ONU “Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili”.

Al contest hanno partecipato i seguenti istituti scolastici della città di Napoli: IS Bernini – De Sanctis, IS IPIA Caselli, ISIS Attilio Romanò, IISS Leonardo Da Vinci e l’Istituto Superiore di Design. In giuria, nomi di spicco del mondo imprenditoriale ed esperti del settore.

Le scuole sul podio del contest

Ad aggiudicarsi il primo posto è stato l’outfit dell’Istituto Attilio Romanò, un abito ricamato e dipinto a mano con una collana in tessuto che adornava un corpetto e fascia al seno su gonna lunga modello portafoglio che ha colpito la giuria per la spendibilità dell’abito sul mercato di riferimento.

Al secondo posto l’IPIA Caselli che ha presentato gioielli in tessuto imbevuti nella porcellana e con il recupero di materiali tra cui pvc, tubi di rame e neoprene che sono stati premiati per l’innovazione e la creatività.

Al terzo posto l’Istituto Superiore di Design che attraverso la tecnica di upcycling e attraverso tintura naturale proveniente dal vino ha creato un outfit composto da gonna e camicia premiato per l’innovazione nell’utilizzo dei prodotti.

“Sono molto soddisfatto di questo progetto – ha commentato Domenico Ruggiero, amministratore di Asia Napoli – è molto importante che i giovani puntino all’innovazione, sono loro i veri protagonisti e attraverso le loro creazioni hanno dimostrato che una moda sostenibile è possibile.”  Ad evidenziare il connubio tra nuove generazioni e imprenditori è stato invece Carlo Lupoli, direttore affari generali Asia Napoli. “Questo è soltanto l’inizio di un percorso che vede Asia Napoli promotrice di un intenso programma di iniziative che puntano a dare una nuova immagine all’azienda, impegnata attivamente a sensibilizzare le nuove generazioni sulle tematiche ambientali”.

Accanto a Carlo Lupoli, direttore affari generali di Asia Napoli, in giuria c'erano Concetta Dragonetto, Conai – Area Piani di Sviluppo Raccolta Differenziata Centro Sud, Fabrizio Luongo, Camera di Commercio – Direttore Casa Artigiani Napoli, Michele Buonomo – Legambiente Campania, Maurizio Marinella – imprenditore, Giancarlo Maresca – presidente del consorzio le Mani di Napoli e Giuliana Albano – consulente di immagine e co-founder di Effetto Visivo. Quattro i criteri di valutazione della giuria: conoscenza e interpretazione della sostenibilità, innovazione e creatività, spendibilità dell’outfit sul mercato di riferimento e aderenza ai trend di moda.

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