
A Napoli pioggia di cenere sui balconi e cielo oscurato dal fumo per l’incendio sul Vesuvio

Pioggia di cenere sulla provincia di Napoli per l'incendio sul Vesuvio. A bruciare la parte sud-orientale del vulcano, in corrispondenza del Monte Somma. Una enorme colonna di fumo ha oscurato il cielo di Napoli, arrivando anche nel centro della città. Mentre sui balconi i napoletani hanno trovato cenere annerita. Il Governo ha decretato lo stato di mobilitazione nazionale della Protezione Civile, rispondendo ad una richiesta di aiuto della Regione Campania. Per fronteggiare l’incendio al Parco del Vesuvio sono stati messi in campo 6 canadair e 2 elicotteri della Flotta nazionale insieme ai mezzi aerei regionali. Squadre di Vigili del Fuoco al lavoro a terra. Più di 150 volontari di protezione civile operativi e militari in supporto con mezzi pesanti.
La situazione dell'incendio sul Vesuvio: fiamme ancora sul cono
Volontari di Protezione Civile sono stati mobilitati sia in Veneto che in Sicilia come rinforzo per gli operatori che da 48 ore ormai stanno cercando di domare le fiamme. Il fronte del fuoco oggi pomeriggio, sabato 9 agosto, ha raggiunto i 3 chilometri. Distrutti centinaia di ettari di vegetazione. In serata, le fiamme sono state circoscritte alle pendici del vulcano, ma resistono sulla sommità, in prossimità del cono.
Il Tavolo Permanente di Monitoraggio, attivato dalla Prefettura di Napoli e già riunitosi in più sessioni dalla serata di ieri, continua a seguire minuto per minuto l’evolversi dell’emergenza. Il Parco Nazionale del Vesuvio partecipa attivamente alle attività congiunte insieme ai sindaci dei Comuni coinvolti, ai Carabinieri Forestali, alla Protezione Civile Regionale e ai Vigili del Fuoco. Presso la palestra comunale di Terzigno è stata attivata la cabina di coordinamento operativo, punto di riferimento per tutte le forze impegnate sul campo.