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A Napoli tassa sui morti: 120 euro sulle cremazioni non effettuate nel cimitero di Poggioreale

Il trasporto delle salme fuori Napoli e il rientro delle urne dai crematori di altri comuni a Napoli non sarà più gratis: si pagherà 120 euro.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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A Napoli il trasporto delle salme dei defunti fuori città e il rientro delle urne dai crematori di altri comuni non sarà più gratis: si pagherà 120 euro. Cambia la tassa sui morti. In pratica, chi sceglie la cremazione ma non la esegue nell'impianto di Santa Maria del Pianto di Poggioreale ma si avvale di un crematoria esterno e poi riporta l'urna con le ceneri nel capoluogo partenopeo dovrà pagare da oggi 120 euro. Un costo dal quale finora i cittadini erano esentati. Il motivo? Quando fu istituito il tariffario per le operazioni cimiteriali nel 2019 l'impianto di cremazione di Poggioreale non era ancora entrato in funzione. Tariffario poi aggiornato nel 2022, secondo i dati Istat.

Santagada: "La tassa già c'era"

"Non abbiamo messo nessuna nuova tassa – spiega a Fanpage.it l'assessore ai Cimiteri, Vincenzo Santagada – Già in passato coloro che portavano le urne all'esterno del cimitero dovevano pagare. Gli unici esentati erano i defunti che uscivano dalla città per la cremazione e poi rientravano, ma perché non c'era l'impianto a Napoli che è stato attivato successivamente al tariffario. Se un cittadino di Napoli muore a Milano e deve tornare a Napoli c'è una tassa da pagare di 240 euro. Mentre se un napoletano muore a Napoli e deve essere sepolto fuori deve pagare 120 euro per l'uscita. Nel 2019 si decise che, non essendo attivo il crematorio di Poggioreale, per coloro che andavano fuori a cremarsi i familiari non avrebbero pagato questa tassa. Ma la tassa di uscita c'era già allora".

Il trasporto delle urne dai crematori di altri comuni non è più gratis

La novità del pagamento dei 120 euro è stata introdotta con la delibera 243 del 29 maggio 2025 della giunta Manfredi, e prevede, appunto, la "modifica della tabella tariffe cimiteriali inserita nella delibera di Giunta comunale n. 136 del 31.03.2019 relativamente alla elencazione "altri diritti" eliminando la prevista gratuità nell'ipotesi di "uscita salma/resto mortale ad altro comune se la salma /resto mortale deve essere cremata e le relative ceneri rientrano nel territorio napoletano", come si legge nel documento.

La tassa, è bene precisare, riguarda i familiari dei defunti che scelgono di cremare le salme in un forno crematorio all'esterno di Napoli. Che non sia, cioè, quello del Cimitero di Poggioreale entrato un funzione a febbraio 2019. Se, invece, si effettua la cremazione nel cimitero di Napoli, la tassa non è richiesta. Il nuovo obolo, nello specifico, riguarda la voce "Uscita salma/resto mortale/urna cineraria da fuori comune (ex art. 19 co. 3 D.P.R. n. 285/90)". Un servizio che finora, appunto, era gratis, e da oggi, invece, costerà alle famiglie 120 euro.

Il Comune: "Siamo in pre-dissesto"

Ma perché il Municipio partenopeo ha voluto inserire questa modifica? In realtà, visto che 6 anni fa è stato attivato a Napoli un impianto di cremazione locale, secondo il Comune, ad oggi "non sussistono disagi per l'utenza". I cittadini possono servirsi del forno crematorio locale, senza dover andare in altri comuni. Inoltre, viene precisato anche che il Comune di Napoli è ancora "in stato di riequilibrio finanziario", essendo un ente in pre-dissesto. Per cui, "la prevista gratuità" può "determinare minori entrate per l'Ente".

Chi può avere il trasporto funebre gratuito

Ma ci sono anche motivi di carattere normativo, che in questi anni sono subentrati. "La Legge 26 del 2001 ha fortemente limitato il trasporto funebre gratuito – scrive il Comune – ai soli casi di disinteresse da parte dei famigliari del de cuis, stato di indigenza o
bisogno da parte del de cuius, abrogando di fatto le rispettive disposizioni del DPR 285/90 sulla gratuità del trasporto funebre fatte salve le tre fattispecie appena elencate".

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