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Trasporto pubblico a Napoli

A Napoli mancano biglietti dei trasporti nelle rivendite, in agitazione 140 lavoratori Giraservice

Sempre più difficile trovare biglietti dei trasporti a Napoli a causa della vertenza Giraservice, la società che distribuisce i ticket alle rivendite autorizzate per conto del Consorzio Unico Campania. L’appalto che riguarda circa 140 lavoratori scade a maggio, ma oltre 40 lavoratori del settore vendita e distribuzione di titoli di viaggio, sono a zero ore da dicembre.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sempre più difficile trovare biglietti dei trasporti a Napoli a causa della vertenza Giraservice, la società che distribuisce i ticket alle rivendite autorizzate per conto del Consorzio Unico Campania. L’appalto che riguarda circa 140 lavoratori scade a maggio, ma oltre 40 lavoratori del settore vendita e distribuzione di titoli di viaggio, sono a zero ore da dicembre. Nel frattempo i cittadini continuano ad avere molte difficoltà nel reperire i biglietti. Il 18 febbraio i lavoratori Giraservice hanno avuto un incontro in Regione Campania per cercare di trovare una sbocco alla vertenza, iniziata quando il Consorzio ha deciso di modificare i criteri di gara, ma finora non si è arrivati ancora ad una soluzione definitiva.

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Giraservice si occupa della distribuzione dei titoli di viaggio da circa 25 anni. Recentemente, però, il Consorzio Unico Campania ha deciso di puntare sull’acquisto dei biglietti online. Le nuove gare prevedono un minor impiego di personale e questo, secondo i sindacati, mette a rischio 140 posti di lavoro. Rispetto alla vecchia gara centralizzata dei servizi di distribuzione che teneva assieme la gestione ad emettitrici automatiche, biglietterie, stampa smartcard annuali, e la gestione delle pratiche degli abbonamenti gratuiti degli studenti. Questa volta il Consorzio ha bandito diverse gare. La prima è stata contestata da sindacati a causa del minor impiego di dipendenti. I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto di ritirarla e chiedono garanzie anche per le gare successive. “Il rischio – spiegano – è che se anche le altre gare saranno fatte con gli stessi criteri andremo incontro ad una carneficina sociale, in una fase peraltro di forte crisi per il Coronavirus”.

Al tavolo di confronto in Regione, siedono l’assessore al Commercio Antonio Marchiello, il delegato ai trasporti del governatore De Luca, Luca Cascone, e il presidente del Consorzio Unico Campania, Gaetano Ratto. Il 18 febbraio si è tenuta una manifestazione pubblica al Centro Direzionale, alla quale hanno aderito Cisl Fisascat, Ugl e Usb. I sindacati hanno avanzato proposte di riconversione del personale e dell’individuazione di nuovi servizi, per salvaguardare i livelli occupazionali. Ma è necessaria la volontà politica per creare un progetto che possa tutelare le famiglie, con corsi di formazione. Tra le altre soluzioni ipotizzate c’è poi quella dei pre-pensionamenti, in modo da avere una società più snella. A questo si aggiungono altre problematiche, come i ritardi nella corresponsione degli stipendi e la cassa integrazione che arriva con 4 mesi di ritardo. I lavoratori continuano lo stato di agitazione. I sindacati hanno sottolineato anche che nella gara non c’era l’obbligo per le aziende partecipanti di creare struttura organizzativa in Campania, chiedendo che sia inserito nelle prossime gare.

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