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A Napoli i mezzi pubblici non esistono, sabato sera sono tornato a casa a piedi: la denuncia di un utente

Dopo che l’ultima corsa della metro è stata cancellata a causa di un atto vandalico, un giovane napoletano è stato costretto a tornare a casa a piedi per mancanza di un’alternativa. La denuncia è stata fatta dal diretto interessato al conduttore radiofonico Gianni Simioli, che l’ha poi diffusa sui social network.
A cura di Valerio Papadia
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Ancora una volta l'inefficienza del trasporto pubblico a Napoli sul banco degli imputati. Tra numerosi guasti ai treni, corse degli autobus cancellate, funicolari chiuse e una scure che si è abbattuta sul bilancio con 7 milioni di euro in meno da spendere per il parco mezzi del Comune, può accadere che di sabato sera un giovane partenopeo si veda costretto a tornare a casa a piedi perché i mezzi pubblici semplicemente non ci sono. Il racconto arriva dal diretto interessato, che ha denunciato l'accaduto al programma radiofonico La Radiazza e al suo conduttore, Gianni Simioli, che ha a sua volta raccontato la vicenda sui social network. Giovanni, così si chiama il ragazzo, racconta che sabato sera l'ultima corsa della Linea 1 della metro è stata cancellata a causa di un atto vandalico a bordo di uno dei vagoni e che, per mancanza di alternative, è stato costretto a tornate a casa a piedi.

"Ciao Gianni , buonasera , ti scrivo per raccontarti quello che ho vissuto stasera (sabato sera, ndr) in prima persona, qualcosa che per molti potrebbe sembrare ‘na fesseria ma che per me ha significato toccare con mano un enorme problema si di inciviltà che di organizzazione della città: rimanere letteralmente a piedi a causa degli orari della metro e della maleducazione di ragazzini di 14/15 anni" scrive il ragazzo a Gianni Simioli. Giovanni racconta di essere salito sul treno alla stazione Toledo, un treno strabordante di persone, in barba a tutte le norme anti-Covid. Quando si sono chiuse le porte, però, il convoglio non è partito e allora un gruppo di ragazzini ha danneggiato una porta e alcuni finestrini di un vagone. Il risultato: la corsa, l'ultima della Linea 1, è stata cancellata e i passeggeri hanno dovuto lasciare il treno.

"Una volta che siano riusciti a scendere – conclude il suo racconto Giovanni – io ho dovuto farmela a piedi da via Toledo al Vomero (che poi non fa male) perché non è concepibile non avere un alternativa alla metro, soprattutto di sabato sera, quando la città è più viva che mai".

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