A Napoli fabbrica di marche da bollo false, avvocati indagati. Ora a rischio anche le case comprate

A Villa Literno era stata messa in piedi una fabbrica di marche da bollo false, riproduzioni perfettamente contraffatte di quelle originali, quasi impossibili da riconoscere da quelle vere, distribuite attraverso intermediari a Roma, Napoli, Caserta, Avellino e Salerno. La banda di falsari scoperta dalla Procura di Napoli Nord, guidata dal procuratore Maria Antonietta Troncone: sulla scorta di quanto accertato dalle indagini il gip ha emesso 18 misure cautelari eseguite dai carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria. Indagati anche tre avvocati, per i quali è scattata l'interdizione dall'esercizio della professione.
Mentre nella distribuzione a Napoli c'era pure un parcheggiatore abusivo che lavorava nelle aree adiacenti a Prefettura, Agenzia delle Entrate e Ispettorato provinciale del Lavoro, che distribuiva le marche false necessarie per perfezionare i procedimenti amministrativi. L'inchiesta scattata nel gennaio 2020 era rivolta al contrasto della produzione e distribuzione di valori di bollo falsi, patenti di guida automobilistiche e nautiche false.
Le marche da bollo false distribuite in tante città
Le marche da bollo contraffatte venivano realizzate a Villa Literno, in provincia di Caserta, dove gli investigatori hanno scoperto e disfatto un "centro di produzione clandestino". Quindi, venivano distribuite attraverso intermediari a Roma, Napoli, Caserta, Avellino e Salerno e utilizzate da professionisti e cancellieri. Nella rete anche agenzie immobiliari, autoscuole, tabaccherie. Con il rischio, quindi, che ignari cittadini possano aver acquistato inconsapevolmente le marche da bollo false, utilizzandole per atti ufficiali. Atti che adesso potrebbero essere invalidati. Se il valore bollato è falso, infatti, anche l'atto pubblico sul quale viene applicato, come ad esempio l'eventuale acquisto di una casa, rischia di essere invalidato.
Una macchina di falsificazione ben collaudata, che era partita dal taroccare marche da bollo originali, ritoccando verso l'alto l'importo economico, passando poi a fabbricarle proprio ex novo, stampandole su carta bianca importata dalla Cina e riproducendo anche lo stemma della Repubblica Italiana, l'intestazione e gli altri elementi di sicurezza anti-contraffazione, con particolari hardware e software molto sofisticati, al fine di "soddisfare una crescente richiesta di mercato". Le marche false venivano poi usate da professionisti e da addetti ai comparti su atti giudiziari e amministrativi per i quali è prevista la corresponsione di oneri destinati all'erario.
Per tre avvocati scattata l'interdizione dall'attività
Sono 18, come detto, le misure cautelari coercitive personali. Nei confronti di 10 indagati sono scattati gli arresti domiciliari, per 5 indagati l'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Per tre avvocati civilisti dei fori di Santa Maria Capua Vetere e Napoli Nord l'interdizione dall'esercizio dell'attività forense (per 12 mesi in due casi, e nel terzo per 6 mesi). Il falsario di Villa Literno alimentava, infatti, secondo la Procura, canali di smercio costituiti da una coppia di avvocati attivi nel Foro di Santa Maria Capua Vetere – per entrambi è scattata l'interdizione per 12 mesi dall'attività forense – che a loro volta rifornivano un avvocato del Foro di Napoli Nord, colpito dall'interdizione per 6 mesi. Oltre alle 18 misure cautelari sono state eseguite anche due perquisizioni a carico di due avvocati del foro di Nocera e di Avellino, indagati ma non colpiti dal provvedimento.
Le patenti false distribuite sul litorale romano
Nella distribuzione illegale, oltre al parcheggiatore abusivo napoletano, sono stati individuati un noto distributore che era agli arresti domiciliari a casa a Napoli, un intermediario di Afragola che riforniva un'autoscuola di Casoria e uno "smerciatore" orbitante sul litorale romano, al quale forniva anche patenti automobilistiche e nautiche false, i titolari di un'agenzia immobiliare e di una tabaccheria di Roma.
La fabbrica del falso è stata poi smantellata dai carabinieri in un blitz del 20 luglio 2020: in quell'occasione sono state sequestrate attrezzature tipografiche e informatiche. Sono stati poi arrestati in flagranza 4 persone ritenute responsabili di produzione e smercio di marche da bollo false. Sequestrate migliaia di marche da bollo contraffatte per circa 200mila euro, decine di patenti false, queste ultime destinate al litorale romano. Le indagini si sono concluse a giugno 2021.