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Due crolli all’interno degli Scavi di Pompei, la direzione: “Concomitanza con lo sciame sismico ai Campi Flegrei”

Due cedimenti all’interno del Parco Archeologico di Pompei in concomitanza con lo sciame sismico nei Campi Flegrei iniziato questa mattina con scosse fino a 3.2.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Foto / Parco Archeologico di Pompei
Foto / Parco Archeologico di Pompei

Una parte di muro e una porzione di volta dell'insula Meridionalis: sono i due cedimenti che si sono verificati questa mattina nel Parco Archeologico di Pompei in concomitanza, fa sapere la direzione del Parco, con lo sciame sismico verificatosi nei Campi Flegrei, con scosse di magnitudo anche superiori a 3 e iniziato attorno alle 7 di questa mattina. "Per la valutazione dell’evento e di eventuali ulteriori rischi, il Parco sta collaborando anche con l’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (INGV)", fa sapere in una nota la direzione del Parco. Sulla vicenda si è espresso anche il direttore del sito, Gabriel Zuchtriegel: "Pompei è un sito fragile e stiamo lavorando a un controllo a tappeto in tutta l’area per verificare eventuali danni in seguito allo sciame sismico di stamattina, al fine di avere nei tempi più rapidi possibili un quadro completo”.

Nel dettaglio, "in concomitanza con lo sciame sismico", si legge nella nota, "è stato accertato il cedimento parziale di un muro e di una porzione di volta nell’insula Meridionalis dell’area archeologica di Pompei, in una struttura già danneggiata durante il sisma del 1980, che era stata puntellata e su cui era in corso il restauro. Non ci sono danni a persone. Non sono presenti affreschi o reperti mobili nella struttura, si lavora alla messa in sicurezza dell’area. Contestualmente", fa sapere il Parco, è stato avviato "un controllo a tappeto su tutta l’area archeologica di Pompei, in cui collabora anche un team di esperti esterni a cui recentemente è stato affidato il monitoraggio sistematico e periodico dei 13mila ambienti della città antica, basato su una piattaforma digitale sviluppata appositamente a tal fine. I dati del monitoraggio servono per programmare le attività di manutenzione, essenziali per la conservazione delle strutture".

Foto / Parco Archeologico di Pompei
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