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A Napoli flash mob delle famiglie arcobaleno per le trascrizioni dei figli di genitori gay

In Comune nasce l’assessorato “alle Famiglie”. Approvato documento in commissione Pari Opportunità per non bloccare le trascrizioni.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Per difendere le famiglie arcobaleno e le trascrizioni dei figli di genitori Lgbtqia+ tante persone in piazza a Napoli con una grande bandiera arcobaleno. Il flash mob è partito da piazza Municipio, davanti alla sede del Comune di Napoli di Palazzo San Giacomo. Una manifestazione come quella avvenuta la settimana scorsa a Milano per scongiurare che anche a Napoli possano essere bloccate le trascrizioni dei figli di coppie gay nei registri dell'anagrafe cittadina.

Il flash mob in piazza Municipio

"Giù le mani dai diritti" recita lo slogan che campeggia sugli striscioni dei manifestanti. "Dopo l’ennesima e gravissima azione discriminatoria promossa da questo Governo – si legge nel comunicato – che ha visto nel mirino le bambine e bambini in famiglie omogenitoriali, sottraendo loro in maniera sostanziale il diritto di veder riconosciute entrambe le figure genitoriali, seguendo gli esempi di Milano e Firenze che hanno visto a manifestare oltre 10.000 persone, le associazioni LGBTQIA+ campane scendono in piazza col flash mob “E figl so’ piezz’ ‘e core. Giù le mani dai diritti!” per ribadire con fermezza che sui diritti non si accettano passi indietro, ma solo in avanti. L’appuntamento é per il 25 marzo alle 16.30, presso piazza Municipio a Napoli, per il flash mob promosso da Associazione Famiglie Arcobaleno, Coordinamento Campania Rainbow, Agedo Napoli, Antinoo Arcigay Napoli, Alfi Napoli Le Maree, Associazione Transessuale Napoli, i Ken, Pride Vesuvio Rainbow, Pochos Napoli, Apple Pie Avellino, Drop Vico Equense, Rain Arcigay Caserta, ARCO, Polis Aperta e Fondazione G.I.C. e con il sostegno del Comune di Napoli e del sindaco Manfredi".

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In piazza anche Luca Trapanese

L'amministrazione del sindaco Gaetano Manfredi si è schierata a sostegno delle coppie Lgbtqia+. Il primo cittadino ha ribattezzato l'assessorato alla Famiglia come assessorato alle Famiglie. "Un segnale culturale e politico importante", per l'assessore al ramo, Maura Striano. In consiglio comunale è stato presentato un ordine del giorno approvato il 24 marzo dalla Commissione Pari Opportunità, presieduta da Gennaro Esposito, che invita il sindaco a non interrompere le trascrizioni.

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In piazza anche l'assessore alle Politiche Sociali Luca Trapanese, papà single e gay di Alba, bambina con sindrome di down che Luca ha adottato dopo che era stata rifiutata dalle altre famiglie tradizionali. Trapanese negli scorsi giorni aveva denunciato a Fanpage.it: "C'è il rischio che anche a Napoli si possa ripetere lo stop alle trascrizioni all'anagrafe delle registrazioni dei figli di coppie Lgbtqia+, come avvenuto a Milano. Il Prefetto finora non ci ha comunicato nulla. Ma ci chiediamo cosa sarà costretto a fare il sindaco Manfredi, alla luce dell'orientamento che sta emergendo nel Governo Meloni. Negare alle coppie di fatto la trascrizione del figlio dell'altro compagno sarebbe un problema sociale enorme".

Striano: "Dal sindaco segnale forte"

Anche l'Assessore all'Istruzione e alle Famiglie, Maura Striano, è scesa in campo:

"Il cambio di denominazione del mio Assessorato – voluto dal sindaco Gaetano Manfredi – rappresenta un segnale culturale e politico della necessità non più rimandabile di riconoscere nuovi diritti ai nuclei familiari differenti nella loro composizione, ma non nella loro natura di legame stabile nato sulla base di una progettualità responsabile a supporto delle relazioni interpersonali e dei percorsi di crescita delle bambine e dei bambini. Il mio impegno è sempre stato in direzione della promozione di una cultura dell'inclusione che passa anche attraverso un mutamento di lessico e di paradigmi e questa scelta del Comune di Napoli lo rappresenta in pieno".

Trapanese: "Orgoglioso della scelta di Manfredi"

L'assessore Luca Trapanese ha ringraziato il primo cittadino per il suo impegno a favore delle famiglie arcobaleno:

Sono orgoglioso di far parte della sua squadra! Il sindaco del Comune di Napoli, Gaetano Manfredi, con decreto sindacale ha ridenominato la delega "alla Famiglia" in "ALLE FAMIGLIE". Una decisione che arriva a poche ore dal flash mob che si terrà domani pomeriggio in piazza Municipio organizzato dalle associazioni Lgbt, con il sostegno dell'amministrazione comunale, per manifestare in difesa dei diritti delle coppie omogenitoriali. Nel decreto si spiega che "a seguito dei mutamenti politici e culturali della società si è avviato un'inarrestabile processo di pluralizzazione delle famiglie che trova il suo punto di riferimento nella molteplicità delle tipologie e delle specificità dei nuclei familiari" e che "la nuova concezione della struttura familiare impone di assumere una prospettiva pluralistica e inclusiva delle diverse possibili relazioni che si sviluppano al suo interno". GRAZIE Sindaco da parte mia e di Alba e di tutte le famiglie napoletane per questo importantissimo cambiamento, oggi più che mai ci sentiamo accolti, tutelati ed amati.

Il Consiglio comunale: "Non fermare le trascrizioni"

Nell'ordine del giorno "Sulla tutela dei bambini ed il loro diritto ad avere una famiglia nel rispetto della dignità della persona e del principio di uguaglianza", il presidente della commissione comunale Pari Opportunità, Gennaro Esposito, sollecita il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi "a continuare a trascrivere all’anagrafe gli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali, indicando i nomi di entrambi i genitori, in modo tale da garantire ad ogni bambino e bambina i diritti inalienabili quali il diritto alla salute, il diritto alla vita ed il diritto ad avere una famiglia che li ami". E invita il primo cittadino a "farsi promotore della istituzione di una cabina di regia, costituita da tutti i Sindaci dell’area metropolitana di Napoli, per affrontare la tematica in oggetto e fare in modo che ogni bambino e bambina della città di Napoli possa sentirsi amato e protetto dalla sua stessa città oltre che dai suoi genitori (biologici, intenzionali, adottivi o affidatari che siano)".

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