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Possibile stop alle trascrizioni dei figli di coppie Lgbt, flash mob a Napoli davanti al Comune

Visto il possibile stop anche a Napoli delle trascrizioni all’anagrafe dei figli di persone omosessuali, le associazioni hanno organizzato un flash mob davanti a Palazzo San Giacomo.
A cura di Valerio Papadia
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"‘E figli so piezz ‘e core". Con questo famoso modo di dire, uno dei più noti del dialetto napoletano, le associazioni Lgbtqia+ hanno annunciato un flash mob in piazza Municipio, davanti Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli. L'occasione è data dalla possibilità che anche nel capoluogo campano, così come accaduto qualche giorno fa a Milano, arrivi lo stop alla trascrizione all'anagrafe dei figli nati di persone omosessuali.

E allora ecco che sabato 25 marzo, a partire dalle ore 16.30, le associazioni si sono date appuntamento nella centralissima piazza Municipio per gridare alle istituzioni "Giù le mani dai diritti", così come recita lo slogan che campeggia sul volantino del flash mob.

Le parole dell'assessore Trapanese a Fanpage.it

A paventare questa la possibilità che anche a Napoli accada quanto accaduto a Milano è stato Luca Trapanese, assessore alle Politiche Sociali dell'amministrazione partenopea, che a Fanpage.it ha dichiarato: "C'è il rischio che anche a Napoli si possa ripetere lo stop alle trascrizioni all'anagrafe delle registrazioni dei figli di coppie Lgbt+, come avvenuto a Milano. Il Prefetto finora non ci ha comunicato nulla. Ma ci chiediamo cosa sarà costretto a fare il sindaco Manfredi, alla luce dell'orientamento che sta emergendo nel Governo Meloni. Negare alle coppie di fatto la trascrizione del figlio dell'altro compagno sarebbe un problema sociale enorme".

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