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Napoli: dopo più di 50 anni ritrovata la sfinge della statua del Nilo

Il reperto, ritrovato dai carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio, risultava disperso dalla fine degli anni cinquanta.
A cura di A. P.
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Dopo più di cinquanta anni ritorna al suo posto la testa di sfinge della Statua del Nilo a Napoli, nota anche come "Corpo di Napoli". Il reperto storico, infatti, era stato trafugato e considerato disperso dalla fine degli anni cinquanta, ma ora è stato recuperato dal Nucleo tutela del patrimonio culturale dei carabinieri del capoluogo partenopeo e sarà restaurato. La statua, posta in piazzetta Nilo e da sempre considerata uno dei simboli di Napoli, è stata più volte trasformata in epoche antiche e si ritiene possa essere opera di uno scultore proveniente da Alessandria d’Egitto visto che Via Nilo si chiama così perché ospitava una colonia di commercianti provenienti dall'Egitto.

Le modalità del ritrovamento del reperto e il suo recupero da parte dei militari dell'arma a così tanti anni di distanza dalla scomparsa saranno diffuse solo martedì 17 dicembre alle ore 11 quando nella Capella Sansevero di Napoli verrà presentata l’iniziativa promossa dal Comitato per il restauro della statua, che si propone di restituire alla città un’importante testimonianza della sua storia. All'appuntamento oltre a Carmine Masucci, amministratore complesso monumentale cappella Sansevero e presidente del Comitato per il restauro della statua del Corpo di Napoli, interverranno tra gli altri anche Fabrizio Vona (soprintendente polo museale), Elena Cinquantaquattro (soprintendente per i Beni archeologici di Napoli e Pompei), Gregorio Angelini (direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania), e Giorgio Cozzolino (soprintendente per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per Napoli e provincia)

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