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Napoli, cambia la giunta de Magistris. Entra Panini in quota Pd-Cgil: sarà assessore alla crisi (VIDEO)

Realfonzo lascia la delega al Bilancio, entra l’ex revisore dei conti dell’Ente. Avvicinamento all’area del Partito democratico ma è crisi con Federazione delle Sinistre. Via anche il capo dei vigili urbani.
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Intervista a Riccardo Realfonzo

"A volte è mancato il gioco di squadra" ammette Luigi de Magistris: ad un anno dalla sua elezione a sindaco di Napoli il primo cittadino ‘arancione' deve mettere mano alla squadra e cambiare deleghe e nomi. Prima l'addio tra le polemiche e i pepati scambi d'accusa via lettera del pubblico ministero Giuseppe Narducci, per un anno assessore alla Legalità, oggi invece, l'addio – non al vetriolo solo perché concordato a tavolino il mese scorso – di Riccardo Realfonzo, pietra angolare della squadra de Magistris già in campagna elettorale. Riccardo Realfonzo, docente universitario sannita, assessore al Bilancio già con la Iervolino (e da quell'esperienza uscito in polemica) autodefinito il "Robin Hood" del Comune, era stato scelto da Luigi de Magistris già prima della sua clamorosa elezione a Palazzo Giacomo. Il carattere schivo, il rapporto ridotto al lumicino con la stragrande maggioranza degli assessori, lo scontro con i partiti della maggioranza ‘orange' prima e col sindaco poi, hanno fatto il resto.
Al posto di Realfonzo e Narducci entrano Salvatore Palma, dottore commercialista e già revisore dei conti dell'Ente voluto da Rosa Russo Iervolino ed Enrico Panini, sindacalista Cgil ed esponente della direzione nazionale del Partito democratico che si occuperà di Lavoro e avrà una nuova delega, quella alla "gestione della crisi".

È su quest'ultimo nome che si caratterizza la novità sostanziale della decisione di De Magistris che nei fatti apre al Partito Democratico: Panini è anche componente dell'assemblea nazionale Pd. Il sindaco di Napoli in questi mesi ha dialogato direttamente con Pier Luigi Bersani e non con lo sgarrupato partito provinciale; ci sono stati incontri al massimo con la segreteria regionale democrat.

Voci di dentro a Palazzo San Giacomo riferiscono una serie di colloqui coi vertici nazionali Pd tesi anche ad ammorbidire una serie di attacchi  d'area democrat sulle pagine locali di alcuni giornali (‘La Repubblica' in primis). Argomenti delle sciabolate: il bilancio del Comune ma non solo. Il sindaco partenopeo non ha digerito gli affondi sulla gestione del patrimonio immobiliare, sull'accordo transattivo con la Romeo Gestioni e sul futuro urbanistico di Bagnoli e di Napoli Est, legati anche alle decisioni di importanti gruppi imprenditoriali (Caltagirone a Ovest e Faraone-Mennella a Est).
Ma per un Pd che si avvicina c'è una Federazione delle Sinistre che sfugge: i comunisti ieri hanno disertato la riunione di maggioranza, c'è anche un'altra ala – quella della lista civica sindacale Napoli è tua – molto critica.

FdS affida ad un comunicato la sua critica:

“Le recenti attività di giunta quali la predisposizione del Piano Casa senza alcuna consultazione, la pasticciata vicenda dello sforamento del rapporto spesa personale/spesa corrente e poi le nomine prima del Prefetto Serra (vice capogruppo UDC), ed attualmente di PANINI (CGIL e facente parte del PD), nonché l'aver dimesso Realfonzo che pure appariva un anno fa un simbolo della discontinuità e della trasparenza con la sostituzione con un tecnico di area Pd già revisore dei conti da oltre due anni, lasciano fortemente perplessi il gruppo della Federazione della Sinistra al Comune di Napoli come del resto l'esecutivo della stessa che ha preferito non partecipare, perchè relegato al ruolo di uditore, alle comunicazioni del Sindaco di stamattina”, questa la nota del gruppo “Federazione della Sinistra”

Tra le perplessità c'è anche quella delle troppe deleghe rimaste in mano al primo cittadino: Polizia municipale e Personale le più rilevanti. Poi fra le altre Beni confiscati, comunicazione della città, Grandi eventi e una nuova delega, quella sulla istituzione della città metropolitana, argomento di una battuta al vetriolo sull'attuale presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro.

Nel rimpasto all'assessore allo Sport Pina Tommasielli viene assegnata la delega alla Sanità, precedentemente nelle mani del vicesindaco Tommaso Sodano. Sergio D'Angelo passa da assessore alle Politiche sociali ad assessore al Welfare, inglobando l'intera materia.

Ecco il decreto sindacale con la ridefinizione delle deleghe di giunta:

[quote|left]|Bisogna fare squadra, mentre qualcuno ha pensato più alla gloria personale[/quote] "Credo moltissimo alla collaborazione tra assessori e dipendenti comunali – ha spiegato de Magistris – così come deve migliorare il rapporto tra gli assessori e i consiglieri. Bisogna fare squadra, mentre qualcuno ha pensato più a dei segmenti di gloria personale" afferma Luigi de Magistris e la stoccata è evidentemente diretta al professore sannita. A quanto apprende Fanpage.it tra Realfonzo e De Magistris ci sarebbe un patto reciproco per evitare uno scontro così com'è accaduto con Narducci e in parte con Raphael Rossi. Tra i problemi che dovrà affrontare il sindaco c'è anche la ridefinizione del comando di Polizia municipale: via Luigi Sementa, ex carabiniere e comandante dei vigili spesso al centro della polemica per i suoi modi (fu denunciato per aver schiaffeggiato un giornalista, il video fece il giro d'Italia e Sementa ammise la colpa risarcendo il cronista). "Il comando – spiega de Magistris – sarà affidato al mio capo di gabinetto, Attilio Auricchio. Successivamente manterrò la delega".

In serata Realfonzo ha affidato ad una durissima nota la sua reazione nella quale si dice "sconcertato" per il comportamento del sindaco confermando un retroscena di fanpage.it sulla dinamica del siluramento del prof sannita: Riccardo Realfonzo non sapeva nulla fino a lunedì sera, quando De Magistris gli ha dato il benservito.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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