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Non ci sarà il nome di Elly Schlein nel simbolo del Pd per le Europee: “Proposta divisiva”

La segretaria del Partito democratico in una diretta sul suo profilo Instagram chiude all’ipotesi di mettere il suo nome nel simbolo per l’Europee: “Proposta divisiva, non ci serve”.
A cura di Giulia Casula
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"Ringrazio chi l'ha proposto ma penso che il contributo migliore possa darlo correndo assieme agli altri candidati", così la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, in una diretta sul suo profilo Instagram, ha voluto mettere fine una volta per tutte alla polemica nata nelle scorse ore attorno all'ipotesi di inserire il suo nome nel simbolo per le elezioni europee.

"Nel dibattito di queste ore quest'idea mi è sembrata più divisiva che propositiva per il Partito Democratico e non ne abbiamo bisogno". Non ci sarà il nome della leader, dunque, nel simbolo del partito che finirà sulle schede elettorali di giugno. Dopo la bufera che ha travolto la direzione del partito a poche ore dall'accordo sulle liste, Schlein ha preferito fare retromarcia nel rispetto della lunga tradizione dem.

Nel corso della diretta Schlein ha poi voluto ripercorrere i nomi dei candidati correranno al Parlamento europeo nella cinque circoscrizioni (Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud e Isole), ringraziando ciascuno di loro per esser entrati a far parte di "una squadra che si muove compatta". Un ringraziamento speciale però ha voluto rivolgerlo all'ex numero uno del partito, Nicola Zingaretti, per "aver ceduto alle mie insistenze accettando di candidarsi nella lista del Partito democratico alle europee nel Centro. In Europa, abbiamo bisogno di competenze e concretezze", ha detto Schlein. Negli scorsi mesi infatti, sul nome dell'ex segretario erano circolate diverse indiscrezioni che in un primo momento lo vedevano in corsa per un posto a Bruxelles come capolista al Centro, salvo poi essere smentite dal diretto interessato. Alla fine invece Zingaretti correrà ma non da capolista. Quel posto sarà occupato dalla segretaria che ha spiegato: "Voglio dare il mio contributo ma rimarrò in Italia per mantenere un confronto, giorno dopo giorno, con Giorgia Meloni in Parlamento e per discutere le politiche sbagliate del governo".

"Ormai siamo a un bivio. La nostra famiglia socialista è l'unico, vero, argine all'avanzata delle destre nazionaliste in Europa, Correrò accanto ai nostri candidati e spero di dare una mano a eleggere il più possibile le persone che si sono messe a disposizione nelle nostre liste", ha spiegato Schlein.

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