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Mostro di Foligno, Luigi Chiatti scrive alle famiglie dei bimbi uccisi: “Vi chiedo scusa”

Il 46enne omicida dei piccoli Simone Allegretti (4 anni) e Lorenzo Paolucci (13), ha scritto ai genitori delle vittime per chiedere scusa. Luigi Chiatti, che nel 1993 si autodefinì ‘il mostro di Foligno’, è ospite di una clinica psichiatrica per soggetti sottoposti a misure di sicurezza, in Sardegna. A gennaio sarà un uomo libero. Aveva detto: “Se esco lo rifaccio”.
A cura di Angela Marino
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Il mostro di Foligno scrive ai genitori dei bimbi che ha abusato e ucciso. "Se potessi tornare indietro non rifarei mai quello che ho fatto, perché ciò che ho fatto è distruzione della vita e disprezzo del creato. Scusatemi". Per la prima volta e in ritardo di 25 anni, Luigi Chiatti, oggi 46enne ospite di una Rems (una clinica psichiatrica per soggetti sottoposti a misure di sicurezza) pronuncia parole di pentimento nei confornti dei genitori delle sue vittime, Simone Allegretti e Lorenzo Paolucci, uccisi a Foligno, in Umbria, nel 1993.

Quello che si autodefinì in alcuni deliranti biglietti di rivendicazione ‘il mostro', oggi ha preso la parola con una lettera inviata all’Unione Sarda, dalla località isolana di Capoterra dove si trova, nel 2015, ospite di una Rems. "Mi spiace – si legge nella missiva – vi chiedo umilmente scusa, con il cuore in mano. Non vi chiedo di perdonarmi, so che è difficilissimo, ma per lo meno di concedermi di dare “un senso” al sacrificio delle vittime". Parole che per ora, non hanno avuto risposta dalle famiglie dei bimbi.

Gli omicidi di Simone Allegretti e Lorenzo Paolucci

I fatti risalgono al 1993. Figlio adottivo di una coppia della piccola borghesia di Foligno, già a sua volta vittima di abusi nell'istituto dove si trovava prima dell'adozione, Luigi Chiatti, nato Antonio Rossi, è un giovane geometra senza un lavoro stabile. Vive con i suoi, quando il piccolo Simone Allegretti 4 anni, sparisce. Le ricerche durano per giorni e si concludono con il ritrovamento del corpicino poco lontano da casa, mezzo spogliato con segni di strangolamento e coltellate. A portare gli investigatori sul posto è lo stesso autore dell'omicidio con un comunicato che terrorizza tutta Italia:

Aiuto! Il 4 ottobre ho commesso un omicidio. Sono pentito ora, anche se so che non mi fermerò qui. Il corpo di Simone si torva vicino la strada che collega Casale e Scopoli. È nudo e non ha l'orologio con il cinturino nero e quadrante bianco. P.s. Non cercate le impronte sul foglio, non sono stupido fino a questo punto. Ho usato dei guanti. Saluti, al prossimo omicidio, il mostro.

Passano dieci mesi e questa volta a sparire è Lorenzo Paolucci, 13 anni. Il corpo viene ritrovato poche ore dopo nel bosco, a pochi passi dalla villetta dei Chiatti. Stavolte le tracce mal dissimulate dall'assassinio portano dritte al geometra di Foligno, Luigi Chiatti. Catturato, ‘il mostro' confessa i delitti aggiungendo particolari agghiaccianti. Viene infine condannato a 30 anni, ma grazie a una riconosciuta ‘seminfermità' mentale, nel 2015 viene trasferito in una clinica sarda. Nel 2019 sarà definitivamente libero. In passato aveva detto: "Se esco, uccido ancora".

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