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Quindicenne ucciso di botte da gruppo di coetanei: identificati gli aggressori, la Procura chiede il carcere

La Procura francese ha chiesto la detenzione in carcere per quattro dei cinque giovani portati in tribunale, in vista dell’incriminazione per la morte di Shemseddine. Il ragazzo di 15 anni è morto in ospedale venerdì 5 aprile dopo un violento pestaggio avvenuto il giorno prima a Viry-Châtillon, nei pressi della scuola secondaria di Sablons.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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La Procura francese ha chiesto la detenzione in carcere per quattro dei cinque giovani portati in tribunale oggi, domenica 7 aprile, in vista dell'incriminazione per la morte di Shemseddine.

Il ragazzo di 15 anni è stato picchiato brutalmente alcuni giorni fa a Viry-Châtillon, nel dipartimento di Essonne, per una lite legata, secondo i primi risultati delle indagini, alla sorella di due di loro.

In un comunicato, il procuratore di Evry, Grégoire Dulin, ha dichiarato che i quattro giovani (un ventenne, uno dei suoi fratelli e altri due minorenni) sono perseguiti per aver colpito con calci e pugni l'adolescente giovedì pomeriggio davanti alla scuola secondaria di Sablons.

Subito dopo l'aggressione il ragazzo è stato portato al pronto soccorso e ricoverato all'ospedale Necker di Parigi. Qui però nel tardo pomeriggio di venerdì 5 aprile, dopo ore di agonia, è morto a causa delle ferite riportate. I capi d'accusa per il branco che lo ha aggredito ora sono omicidio e violenza di gruppo.

Shamseddine frequentava il collegio Les Sablons di Viry-Châtillon. Aveva buoni voti e non era mai stato coinvolto in precedenti episodi di violenza all’interno della scuola, ha detto il preside alla polizia. Voleva entrare al più presto nel mondo del lavoro, per aiutare sua madre. "Si vedeva lontano nel futuro. Voleva diventare un agente di polizia, entrare nella gendarmerié", hanno raccontato i familiari ai quotidiani, distrutti dalla morte del giovane.

Alcuni testimoni hanno riferito che il 15enne stava tornando a casa dopo una lezione di musica quando è stato fermato da un gruppo di persone con il volto coperto dai passamontagna. Il ragazzo avrebbe cercato di rifugiarsi in un edificio, senza riuscire però a farsi aprire la porta. A quel punto i suoi aggressori lo hanno preso a calci e pugni con violenza. Secondo quanto è stato riportato, i cinque avrebbero premeditato l'azione.

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