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Morto Guglielmo Ponari, era l’inventore della penna-pistola

72 anni, in passato era stato anche accusato di essere un fornitore di armi per le cosche mafiose e noto alle cronache come l’inventore agli inizi degli anni ’60 della penna-pistola.
A cura di Biagio Chiariello
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È morto Guglielmo Ponari, 72enne catanese, noto alle cronache come l'inventore agli inizi degli anni '60 della penna-pistola. Il decesso è avvenuto, per cause naturali, la sera del 26 febbraio scorso, nella sua abitazione del rione San Cristoforo. La notizia, che si è appresa soltanto oggi, è stata confermata da fonti investigative. Ponari era un ‘artigiano' delle armi in grado anche di realizzare o modificare armi giocattolo e renderle perfettamente funzionanti per poi venderle alla criminalità organizzata. Erano sue, per esempio, le penne-pistola trovate negli anni '70 in uso all'armeria del clan mafioso catanese a Torino. Secondo gli investigatori furono fornite al clan da Ponari, il cui nome era ritenuto una ‘firma' di garanzia nel mondo criminale. Sarebbe stato lui, apprendista idraulico catanese, ad inventarle nel 1963, prendendo spunto da uno dei primi film imperniati sulle gesta di James Bond, lo 007 di Ian Fleming. Lavorando al tornio, riuscì infatti a realizzare un prototipo capace di espellere un proiettile calibro 6,35. L'ex idraulico immise quindi sul mercato clandestino il suo ‘brevetto' e la cronaca criminale catanese comincio' a registrare i primi ferimenti con colpi di penna-pistola.

La storia della penna-pistola

Ponari è stato più volte alla ribalta della cronaca in quanto ritenuto il fornitore di armi delle cosche mafiose della provincia etnea: anni fa venne arrestato mentre stava trasportando 12 pistole calibro 7.65, che aveva appena fabbricato, commissionategli dalla cosca mafiosa di Tortorici. Nell"82, nel quartiere catanese di Lineri, era stata scoperta una vera e propria fabbrica dove Ponari avrebbe costruito pistole, mitragliatori e caricatori. Arrestato per detenzione illegale di armi nel 1993, nel 2003, nel 2006 e nel 2007, nel 2010 fu sorpreso dalla squadra mobile della Questura di Catania in possesso di una pistola-giocattolo Valtro, che sparava colpi a salve e venduta senza limitazioni, modificata in una funzionante calibro 9, fornita di caricatore e silenziatore. La polizia poi trovò altre 21 pistole a salve Valtro e 19 silenziatori da modificare. Il lavoro sarebbe avvenuto nell'abitazione di Ponari, nello storico rione San Cristoforo, dove l'artigiano delle armi aveva tutti gli attrezzi per fare diventare le armi giocattolo in un funzionale arsenale. Per questo si serviva di un tornio, ma anche di una vasta ‘biblioteca' con trattati di balistica con note e progetti per la realizzazioni di armi.

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