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Morta alla quarta settimana di gravidanza in ospedale. Asl: “Possibili gravi incongruenze”

la Asl toscana ha “già provveduto ad attivare la Commissione aziendale del Rischio Clinico, per avviare i dovuti accertamenti sulle procedure adottate e le conseguenti responsabilità”
A cura di Davide Falcioni
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La cartella clinica della donna di 42 anni morta ieri nel reparto di ostetricia dell'ospedale di Empoli (Firenze) alla quarta settimana di gravidanza è stata sequestrata su disposizione della procura della Repubblica come primo atto dopo la denuncia, ricevuta da parte della Asl Toscana Centro, in cui si evidenziano anomalie nel decorso clinico. Proprio stamattina, riferisce l'azienda sanitaria, è stato effettuato un riscontro diagnostico presso l'ospedale di Pistoia e durante tale verifica l'anatomo patologo "ha riscontrato elementi sospetti in ipotesi di condotte sanitarie incongrue e, pertanto, ha ritenuto di effettuare subito la segnalazione alla procura della Repubblica".

Già ieri, si ricorda, la Asl "aveva già provveduto ad attivare la Commissione aziendale del Rischio Clinico, per avviare i dovuti accertamenti sulle procedure adottate e le conseguenti responsabilità", mentre stamattina l'Azienda sanitaria ha provveduto ad informare l'assessorato regionale alla salute sulle novità riscontrate con l'autopsia e l'assessore ha già attivato la Commissione Regionale del Rischio Clinico, che avvierà i dovuti accertamenti congiuntamente alla commissione dell'Ausl Tc.

Inoltre, la direzione sanitaria del presidio ospedaliero San Giuseppe ha contemporaneamente avvertito direttamente la famiglia. Sulla vicenda l'assessore regionale Stefania Saccardi ha dichiarato oggi in una nota: "Voglio prima di tutto esprimere il mio dolore, il mio rammarico, la mia vicinanza alla famiglia della signora morta ieri mattina all'ospedale di Empoli. Abbiamo già individuato un gruppo di esperti che giovedì 26 luglio andrà, assieme al team del Centro regionale rischio clinico, a fare un audit interno. Abbiamo intenzione di accertare in modo rigoroso quanto è successo". L'assessore Saccardi ha anche detto che "al di là del rispetto per gli accertamenti che farà la magistratura, noi saremo inflessibili e adotteremo ogni provvedimento interno conseguente". La paziente deceduta era ricoverata da sei giorni per accertamenti in seguito a una ‘iperemesi gravidica'.

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