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Monti detta le condizioni: Appoggio convinto dai partiti per un Esecutivo che duri fino al 2013

Dopo le prime consultazioni con i partiti, il Premier in pectore chiarisce quali sono le sue condizioni indispensabili per formare un nuovo Governo e sciogliere definitivamente la riserva con cui ha accettato l’incarico.
A cura di Antonio Palma
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Dopo le prime consultazioni con i partiti, il Presidente in pectore chiarisce quali sono le sue condizioni indispensabili per formare un nuovo Governo e sciogliere definitivamente la riserva con cui ha accettato l’incarico.

Mario Monti appare tranquillo e sereno nonostante il difficile lavoro che gli si prospetta, ma anche deciso e fermo su come dovrà essere il nuovo Governo da metter in campo entro questa settimana. Il Senatore a vita ha lanciato le sue inderogabili condizioni affinché tolga la riserva con cui ha accettato l’incarico da Napolitano.

Dopo un’intensa giornata di consultazioni con i leader dei partiti, ieri Monti si è presentato in conferenza stampa spiegando le sue idee e i suoi passi dopo le numerose indiscrezioni uscite dalle consultazioni. Monti non  accetterà alcun tipo di mandato a tempo, il senatore ha ben spiegato che è sua intenzione arrivare alla fine naturale della legislatura, nel 2013. Un punto fondamentale questo, visto anche le dichiarazioni dei leader politici che hanno messo numerosi paletti sul cammino del futuro Governo, in cambio della fiducia in Parlamento. Certo Monti ha spiegato che la fiducia può essere tolta in qualsiasi momento ma non accetterà mai scadenze già prefissate in partenza.

Un altro dei punti chiave del suo mandato è proprio l’appoggio dei partiti, senza i quali qualsiasi accenno di riforma è destinato a crollare. Monti ha chiarito che preferirebbe uomini politici nell’Esecutivo per meglio gestire il difficile momento dell’Italia, ma anche che non lo ritiene indispensabile. Al Contrario ha spiegato l’ex commissario europeo “che ci sia un appoggio convinto da parte loro su ispirazione, caratteristiche e valori e sulla prospettiva operativa del Governo mi sembra invece indispensabile".

Oggi il Presidente del Consiglio designato avrà il decisivo colloquio con i due partiti maggiori, Pd e Pdl, per stabilire definitivamente ambiti e tempi di intervento per il nuovo Governo. Se il Pd ha più volte dichiarato un appoggio incondizionato, il Pdl dopo le prime positive dichiarazioni ha espresso le prime titubanze che dovranno necessariamente essere chiarite. Nel Pdl non hanno intenzione di concedere fiducia al buio ma Monti ha esortato tutti i partiti con queste parole “Sono consapevoli che è necessario ritrovare una fase di distensione che consenta di guardare un po’ più in alto con senso di responsabilità e con coesione”.

Dopo i partiti e le parti sociali, oggi sarà la volta anche dei rappresentanti dei giovani e delle donne incontrare il Senatore a vita, e a loro è rivolta una particolare attenzione da parte di Monti che ha detto “ciò che giova ai giovani giova anche al Paese e ciò che restringe le possibilità ai giovani restringe le possibilità al futuro del Paese. E questo vale anche per le donne".

Al momento, però, ancora non si parla di programma, nonostante Monti abbia fatto intendere che in linea di massima è già pronto, ma bisognerà stabilirne i particolari. Il Senatore ha promesso interventi che vadano a ristabilire la fiducia dei mercati ma ha spiegato di non aver “mai parlato di lacrime e sangue ma di sacrifici sì”.

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