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Violenta una donna in strada a Varese, chi è il 35enne che ha confessato: era nascosto nel cassettone del letto

Si tratta di un meccanico di 35 anni con precedenti per possesso di stupefacenti. L’uomo è in arresto per aver aggredito e violentato una 53enne che stava andando al lavoro a Gallarate (Varese) lo scorso 21 novembre.
A cura di Giulia Ghirardi
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Immagine di repertorio
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L'aggressore è un uomo di 35 anni di nazionalità gambiana, in Italia da diversi anni, con precedenti penali per possesso di stupefacenti. Al momento, l'uomo – di professione meccanico – è in arresto con le accuse di violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate per aver aggredito e violentato una donna di 53 anni che stava andando al lavoro a Gallarate (Varese) lo scorso 21 novembre.

Inizialmente l'uomo si è dato alla fuga, ma è stato rintracciato dopo 24 ore grazie alle telecamere di videosorveglianza e una volta in caserma ha confessato la vicenda al pm Roberto Bonfanti.

La dinamica dell'aggressione

Stando a quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Gallarate, i fatti si sarebbero verificati intorno alle 5:00 in via Pegoraro (Gallarate) quando il 35enne avrebbe sorpreso la vittima alle spalle mentre camminava su un marciapiede del quartiere Cajello diretta al lavoro.

Dopo averla ripetutamente colpita alla testa con schiaffi e pugni, il meccanico l'avrebbe trascinata dietro le siepi di un parcheggio pubblico per violentarla. Subito dopo i fatti, l'uomo si è dato alla fuga a piedi portando con sé il telefono della 53enne.

L'arresto

È allora che sono iniziate le indagini dei carabinieri che in breve tempo hanno portato al fermo dell'uomo. Grazie alle indicazioni fornite da un testimone e all'analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza, i militari sono riusciti a ricostruire il percorso di fuga del 35enne e quindi a individuarlo presso la sua abitazione, un appartamento di Gallarate: l'uomo si era nascosto all'interno di un cassettone del letto.

Il meccanico, che indossava ancora gli stessi vestiti utilizzati al momento dell'aggressione, è stato quindi arrestato e portato in caserma dove ha confessato quanto avvenuto di fronte al pubblico ministero della procura di Busto Arsizio, Roberto Bonfanti. Nel frattempo, la donna è stata trasportata all’ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate dove ha ricevuto le prime cure con prognosi di 20 giorni. Successivamente, la 53enne è stata trasferita alla clinica Mangiagalli di Milano. L'uomo, invece, si trova in carcere a Busto Arsizio in attesa dell’interrogatorio di garanzia con l'accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate.

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