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Violenta lite tra fratelli in un parcheggio, grave il 39enne: il minore ricoverato in psichiatria

Violenta lite tra due fratelli a Pontida (Bergamo): il maggiore di 39 anni è stato trasportato in ospedale in codice rosso, il minore è stato ricoverato in psichiatria. Indagini in corso.
A cura di Giulia Ghirardi
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Immagine di repertorio
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Nel corso della notte appena trascorsa, a cavallo tra sabato 22 novembre e domenica 23 novembre, si è verificata una violenta lite tra due fratelli a Pontida, un comune in provincia di Bergamo. La colluttazione è culminata con il ricovero in codice rosso in ospedale del maggiore, un 39enne, e con il trasporto del minore, di trent'anni, nel reparto di psichiatria. Indagano i carabinieri.

La dinamica della lite

Secondo una prima ricostruzione, i fatti si sarebbero verificati la scorsa notte, intorno alle 4:00, fuori da un locale di Pontida dove i due fratelli, di 39 e 30 anni, avrebbero iniziato a litigare furiosamente in un parcheggio pubblico. Le ragioni dello scontro non sono ancora state chiarite, ma la discussione sarebbe rapidamente degenerata fino a trasformarsi in una vera e propria colluttazione.

È allora che alcuni presenti hanno allertato i soccorsi. Gli operatori sanitari del 118, giunti sul posto, hanno riscontrato alcune ferite particolarmente gravi sul fratello maggiore, un 39enne che è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in codice rosso. Le sue condizioni sono state giudicate gravi, anche se la prognosi non è ancora stata resa nota. Il fratello minore, trentenne, è stato invece accompagnato nello stesso ospedale, ma ricoverato nel reparto di psichiatria.

Sull’episodio stanno ora indagando i carabinieri della stazione di Zogno, impegnati a ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. Non è ancora chiaro, infatti, se le gravi lesioni riportate dal 39enne siano il risultato diretto dei colpi subiti durante la colluttazione o se siano state provocate battendo la testa dopo una caduta. Un’altra ipotesi al vaglio degli investigatori è quella di un malore sopraggiunto nel pieno della lite.

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