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Vasilica Potincu uccisa a Legnano con un coltello nella schiena: il 29enne fermato le aveva bonificato 50mila euro

Resta sconosciuto il possibile movente dell’omicidio di Vasilica Potincu, la 35enne accoltellata a Legnano. Gli investigatori starebbero indagando su bonifici da 50mila euro con la causale “regalo” che la donna avrebbe ricevuto nel corso del tempo da Andrea Mostoni, ora fermato.
A cura di Alice De Luca
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Ci sono bonifici per un totale di 50mila euro, fatti nel corso del tempo ma tutti con la causale "regalo" al centro delle indagini sulla morte di Vasilica Potincu, la donna trovata morta con un coltello nella schiena in un appartamento di Legnano. L'uomo che ha effettuato i pagamenti sul conto della 35enne si chiama Andrea Mostoni e ora è stato fermato con l'accusa di omicidio volontario.

Non è ancora del tutto chiaro che tipo di rapporto ci fosse tra i due: una delle ipotesi è che si siano conosciuti nella casa dove la donna è stata trovata morta e dove lei riceveva i clienti. Potincu, infatti, era impiegata come segretaria in uno studio di commercialista a Pavia, ma lavorava anche come escort: era conosciuta da molti con il nome di "Elena", ma sui siti di incontri e sulla piattaforma di OnlyFans utilizzava il nome "Katty". Secondo gli inquirenti il rapporto con Mostoni si sarebbe col tempo trasformato in una relazione e lui le avrebbe ceduto grosse somme di denaro per alcune spese familiari.

Potincu, infatti, aveva avuto un figlio da un precedente matrimonio: l'ex marito, che abita a Cologno Monzese, negli scorsi giorni si è consegnato alle forze dell'ordine dalle quali era ricercato per alcuni reati commessi in Romania. L'uomo ha però dichiarato di non avere nulla a che fare con l'omicidio della donna.

Mostoni, invece, tecnico manutentore di una ditta a Robecco sul Naviglio, avrebbe avuto in passato atteggiamenti ossessivi nei confronti della donna, che aveva anche deciso di rivolgersi a un avvocato per inviargli una diffida, su suggerimento del suo datore di lavoro. Mostoni, a quel punto, avrebbe reagito chiedendo indietro i regali che le aveva fatto. Sarebbe stato poi lui, secondo le prime ricostruzioni fatte anche grazie alle telecamere di sorveglianza, a entrare nella casa della donna in via Stelvio, a Legnano, e a ucciderla con nove coltellate. 

Dopo l'omicidio, il 29enne avrebbe cercato di far perdere le sue tracce: ad incastrarlo sono stati il suo telefono e le immagini di una telecamera montata su un balcone del palazzo in cui è avvenuto l'omicidio. Gli investigatori, infatti, hanno isolato la sua utenza e hanno trovato un video in cui lo si vede sotto casa della vittima alle 22:20 della sera dell'assassinio. Un'altra telecamere ha ripreso anche il passaggio della sua auto a Legnano quella stessa notte.

I carabinieri di Legnano, Rho e del nucleo investigativo di Milano, coordinati da Ciro Caramore, pubblico ministero di Busto Arsizio, hanno anche perquisito la casa di Mostoni, nella quale hanno trovato la maglietta che l'uomo potrebbe aver indossato la sera dell'omicidio.

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