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Varese, segrega la compagna per un mese e la picchia, poi aggredisce polizia con coltelli: arrestato

Un uomo ha tenuto segregata per oltre un mese la compagna, maltrattandola. Dopo l’ennesima violenta lite nel loro appartamento, a Varese, è intervenuta la polizia. L’uomo ha minacciato gli agenti con dei grossi coltelli e, dopo aver tentato la fuga, si è arreso. Portato in carcere, deve rispondere di maltrattamenti, sequestro di persona, resistenza e minaccia aggravata a pubblico ufficiale. La compagna è stata invece portata in ospedale e medicata.
A cura di Francesco Loiacono
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Una mattinata di terrore ha messo fine a un incubo lungo oltre un mese per una donna. Si tratta della compagna di un uomo violento che è stato arrestato dalla polizia lo scorso martedì, 4 agosto, dopo l'ennesima aggressione nei confronti della convivente e dopo lunghi momenti di tensione con le forze dell'ordine. Tutto è avvenuto in una palazzina in viale Borri, a Varese, dove la coppia abitava. La polizia ha ricevuto la segnalazione di una lite violenta ed è intervenuta con due pattuglie. Davanti alla porta dell'appartamento si sono trovati l'uomo, un cittadino tunisino irregolare e con precedenti, che brandendo dei grossi coltelli da cucina sbarrava la strada agli agenti. Dall'interno dell'abitazione, nel frattempo, giungevano le urla d'aiuto della sua compagna.

L'uomo si è calato dal balcone e ha cercato di fuggire

L'uomo, che minacciava di far saltare in aria l'appartamento, è stato convinto dai poliziotti a farsi da parte in maniera da consentire i soccorsi alla sua compagna. Anziché consegnarsi alle forze dell'ordine, però, il tunisino si è calato da un balcone e sempre armato dei coltelli ha cercato di scappare. È stato bloccato e, dopo un'estenuante opera di mediazione, convinto a gettare le lame con cui stava minacciando gli agenti e ad arrendersi.

Per l'uomo, portato in questura, è scattato l'arresto con le accuse di maltrattamenti, sequestro di persona, resistenza e minaccia aggravata a pubblico ufficiale. Dalla questura è stato poi portato in carcere a Varese su disposizione del pubblico ministero di turno. Nel frattempo, i soccorritori del 118 hanno prestato le loro cure alla compagna dell'uomo violento, che è stata poi medicata in codice verde in ospedale. La donna ha poi raccontato il suo incubo: veniva tenuta segregata in casa da oltre un mese dal suo convivente, che la sottoponeva a sevizie e maltrattamenti. Adesso, si spera, l'incubo è alle spalle.

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