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Vaccini anti covid di massa dopo la zona rossa: il piano per immunizzare la popolazione di Viggiù

“L’intera popolazione maggiorenne sarà sottoposta a vaccinazione anti-covid”. La conferma arriva dall’Ats: tutti gli adulti residenti nel Comune di Viggiù saranno vaccinati contro il Covid. Una decisione che segue la zona rossa imposta alla cittadina del Varesotto per la presenza delle varianti Covid inglese e scozzese. Campagna di massa anche a Bollate.
A cura di Simone Gorla
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Vaccini di massa dopo le zone rosse a Bollate e Viggiù. È ufficiale il piano per immunizzare l'intera popolazione adulta dei due comuni delle provincie di Milano e Varese che dalla scorsa settimana sono chiusi per contenere la diffusione delle varianti inglese e scozzese del Covid-19.

"L’intera popolazione maggiorenne residente nel Comune di Viggiù sarà sottoposta a vaccinazione anti-covid", ha confermato questa sera l'Ats Insubria. Il comune del Varesotto è stato inserito tra le zone rosse con l’ordinanza dello scorso 16 febbraio del governatore lombardo Fontana, a causa del tasso d’incidenza registrato dovuto alla diffusione di varianti del virus.

"Ats Insubria ha immediatamente messo in capo azioni straordinarie di prevenzione dando avvio, con la collaborazione delle Asst, ad uno screening di massa con tampone molecolare, così da isolare tempestivamente i casi positivi e fermare la diffusione del contagio", spiega l'Azienda di tutela della salute. "A seguito delle valutazioni effettuate con Regione Lombardia, è stata definita una specifica strategia vaccinale, che tiene in considerazione la particolare collocazione geografica di prossimità con la Svizzera e l’alta presenza di frontalieri che possono entrare più facilmente in contatto con varianti del virus".

Le somministrazione del vaccino anti-covid nel comune di Viggiù prenderà avvio nei prossimi giorni. Saranno convocati gli over 80, poi, a seguire la fascia da 66 a 79 anni e successivamente i soggetti tra 18 e 65 anni. Questo target è costituito da una rilevante percentuale di frontalieri e l’inclusione di questa categoria rientra quindi in una azione di sanità pubblica volta a contrastare la diffusione delle varianti. L’obiettivo è ampliare la platea dei soggetti immunizzati e proteggere i cittadini più fragili che, per ragioni cliniche, non possono essere sottoposti a vaccinazione.

La stessa decisione è stata presa anche per bloccare la diffusione del Covid a Bollate (Milano), da una settimana in zona rossa. Qui sarà somministrata la prima dose del vaccino a tutti gli over 80 residenti che si prenoteranno e a tutto il personale scolastico degli istituti del Comune.

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