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Una famiglia con due bimbi di 5 e 6 anni rischia lo sfratto a Milano, non sono gli unici: cosa sta succedendo in via Padova

Una famiglia con due bimbi di 5 e 6 anni ha rischiato di essere sfrattata dalla casa in cui vive in via Padova, a Milano. Questo perché nonostante gli affitti pagati regolarmente il proprietario non ha mai registrato l’affitto, e non sono gli unici. Ecco cosa sta succedendo.
A cura di Giulia Ghirardi
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Foto da LaPresse
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Da tempo Milano è interessata alla crescita incontrollata dei valori immobiliari e dei canoni d'affitto che, ogni anno, nel migliore dei casi spingono a spostarsi fuori città o a fare richiesta di accesso ai Sat (Servizio abitativo d’emergenza) del Comune, e nel peggiore portano allo sfratto di molte famiglie. Possibilità che si è concretizzata – ancora e per l'ennesima volta – in via Padova. Questa volta a essere colpita è una famiglia con due bimbi di 5 e 6 anni.

Per protestare contro lo sfratto nel corso della giornata di ieri, giovedì 15 maggio, è stato organizzato un presidio di un centinaio tra genitori e maestre della Casa del Sole con l'obiettivo di chiedere una proroga di qualche mese. "Da settembre in una sola interclasse abbiamo avuto quattro famiglie che sono state sfrattate e nella scuola possiamo ipotizzare almeno trenta situazioni affini, più quelle che restano nascoste fino a quando improvvisamente i bambini non arrivano più in aula", ha spiegato la vicepreside Giulia Del Vecchio. "I casi sono triplicati nel giro di un anno e si aggiungono agli studenti che hanno già perso la casa e pur di continuare a frequentare arrivano da Melegnano, Pioltello, Rho".

Una situazione che coinvolge tutta la città, ma che, in alcune zone, "sta diventando insostenibile". "Nel campo delle locazioni private ci sono dieci sfratti esecutivi al giorno: la gente non sta dietro ai pagamenti (morosità non colpevole) anche per gli aumenti vertiginosi degli affitti, o in altri casi il proprietario interrompe la locazione per vendere o dedicarsi agli affitti brevi più redditizi", ha spiegato Mattia Gatti, responsabile del Sicet, il sindacato degli inquilini.

Nel caso di ieri si è trattato di una famiglia con due bimbi alla primaria alla quale, nonostante gli affitti regolarmente pagati e l’intestazione delle utenze, il proprietario non aveva mai registrato l’affitto dell'abitazione che risultava, dunque, in nero. Così, quando la casa è stata vendita, la nuova proprietaria ha fatto causa alla famiglia considerata "occupante dell'immobile". Da qui lo sfratto che, però, è stato rimandato al prossimo 11 settembre.

Dunque, c'è più tempo, ma il problema non è risolto: va trovata una casa. E la ricerca non è semplice, basti pensare alla domande per avere un Sat a Milano che sono all'incirca 1.500 all’anno a fronte delle sole 230 case offerte, 180 del Comune e 50 dell’Aler.

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