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Tutti i processi di Riccardo Bossi, figlio di Umberto condannato per maltrattamenti in famiglia

Il primogenito del Senatùr, 46 anni, conta svariate condanne per appropriazione indebita, insolvenze e false attestazioni fiscali per ottenere il reddito di cittadinanza. Oggi quella per maltrattamenti nei confronti della madre Gigliola Guidali.
A cura di Francesca Del Boca
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Riccardo Bossi
Riccardo Bossi

È stato condannato oggi a 16 mesi di reclusione Riccardo Bossi, primogenito di Umberto e dell'ex moglie Gigliola Guidali, con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. Ma non è il primo guaio giudiziario del figlio del Senatùr, che conta svariate condanne per appropriazione indebita, insolvenze e persino false attestazioni fiscali per ottenere il reddito di cittadinanza, percepito senza averne diritto tra il 2020 e il 2023 per un totale di 12mila euro (ossia 280 euro per 43 mensilità).

Condanne per appropriazione indebita e insolvenze

Già nel 2016 il 46enne, ex pilota di rally, era stato infatti condannato a un anno e otto mesi con l'accusa di appropriazione indebita aggravata per spese personali con i fondi del Carroccio (circa 160mila euro sottratti dalle casse del partito per pagare bollette, pay tv e vari servizi), su richiesta della Procura di Milano.

Ma non è finita. Nel 2014 per Bossi arriva un'altra condanna a seguito del mancato pagamento dello scontrino di una gioielleria di Busto Arsizio (Varese), dove aveva acquistato monili Bulgari e orologi Rolex dal valore di 26mila euro, e un'altra ancora nel 2019 (a 9 mesi, per truffa e insolvenza fraudolenta) dopo aver fatto compere da un gommista di viale Valganna, in un negozio di lampade di via Cavour e da un benzinaio di Buguggiate, anche qui senza saldare le parcelle. Senza contare una denuncia nel 2020, stavolta per non aver pagato il conto di una cena a base di pesce crudo e champagne in un noto ristorante di Milano.

Il processo per false attestazioni

In seguito a un controllo campione tra i percettori del reddito di cittadinanza, nel 2023, la guardia di Finanza scopre anche il figlio del fondatore della Lega. Secondo quanto accerteranno poi le indagini, il 45enne aveva al tempo fornito una falsa dichiarazione sostitutiva unica ‘Inps Isee' che gli aveva garantito l'accesso al sussidio per il pagamento dell'affitto dell'appartamento in cui avrebbe vissuto dal 2020 al 2023 (280 euro al mese per 43 mesi, per un totale di oltre 12mila euro), ma da cui era in realtà già stato sfrattato per morosità nel 2019.

Così, nel gennaio del 2025, la gup del Tribunale di Busto Arsizio lo ha condannato con rito abbreviato in primo grado a 2 anni e 6 mesi e al pagamento di una provvisionale di 15mila euro nei confronti dell'Inps. L'avvocato difensore di Bossi, Federico Magnante, ha annunciato ricorso in Appello.

Le accuse di maltrattamenti verso la madre

Nel maggio 2024, la Procura di Varese ha aperto un altro processo contro Riccardo per presunti maltrattamenti e minacce in famiglia a seguito di una querela da parte della madre Gigliola Guidali, che lamentava incessanti richieste di denaro, scatti d'ira, insulti e aggressioni nel periodo in cui si trovava ospite a casa sua, nel 2016.

Alcune delle accuse mosse al figlio (minacce) vengono archiviate per ritiro della querela da parte della donna, ma resta in piedi quella per maltrattamenti in famiglia, che è invece procedibile d'ufficio. L'ex pilota 45enne viene così condannato dal Tribunale di Varese a 16 mesi di reclusione, con la concessione delle attenuanti generiche. Anche in questo caso Bossi, con il suo legale di fiducia, ha già annunciato il ricorso in Appello.

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