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Truffa a un’anziana per mezzo milione di euro: arrestato il commercialista

Ha truffato un’anziana per mezzo milione di euro: a Varese è finito in manette il commercialista dell’85enne che si era appropriato indebitamente del suo denaro.
A cura di Ilaria Quattrone
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Avrebbe truffato un'anziana per mezzo milione di euro. Per questo motivo, nei confronti di un commercialista, sono scattate le manette. A eseguire l'ordinanza di custodia cautelare in carcere sono stati i militari della guardia di finanza di Varese che sono stati coordinati dalla Procura di Busto Arsizio. La denuncia nei confronti del professionista è stata fatta dai famigliari della donna che è morta nel 2017.

Era stato sospeso dalla sua attività

L'uomo aveva ricevuto l'incarico di procuratore speciale della donna. Dalle indagini è emerso che tra giugno 2015 e gennaio 2018, avrebbe abusato delle certificazioni – che dimostravano come l'84enne soffrisse di un deficit psichico – inducendola a sottoscrivere una procura generale in suo favore. E, dopo una segnalazione dell'Ordine dei Dottori Commercialisti, è stato anche accusato per abusivo esercizio della professione. L'uomo era stato infatti sospeso dalla sua attività da novembre 2017 a luglio 2018.

Si è appropriato di oltre 500mila euro

Dall'analisi delle operazioni bancarie è emerso come l'indagato, avvalendosi del suo incarico di procuratore, aveva attraverso prelievi, emissione di assegni e disinvestimenti – avvenuti anche dopo la morte della stessa – si è appropriato indebitamente di 537mila euro. Questi soldi sono stati poi reinvestiti per creare un'impresa di consulenza nel settore delle tecnologie informatiche. Non solo. Sono stati poi utilizzati per stipulare due polizze vita a lui intestate e per acquistare monete antiche di elevato valore.

Per nascondere il tutto, il commercialista ha investito in attività economiche regolari schermate dietro società che erano controllate dallo stesso. In questo modo sarebbe riuscito a ripulire il denaro. Avrebbe anche emesso delle fatture false relative infatti a operazioni inesistenti. E per questo ultimo episodio è indagato con un'altra persona. Oltre all'arresto, il giudice ha disposto anche un provvedimento di sequestro preventivo pari a 85mila euro.

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