Troppo cadmio nei calamari congelati: 11 tonnellate bloccate alla dogana a Bergamo

La frenesia per i pranzi e le cene delle festività natalizie è tanta, anche se quello che vivremo sarà sicuramente un Natale particolare per via dell'emergenza Coronavirus e delle restrizioni che bisogna rispettare. L'attenzione per quello che le famiglie metteranno nei piatti resta però massima, specie sul fronte dei controlli da parte delle autorità preposte. Ed è proprio nell'ambito di questi controlli che i funzionari delle dogane di Bergamo, in collaborazione con i colleghi dell'ufficio di Genova 2, hanno scoperto 11 tonnellate di calamari congelati che presentavano valori di cadmio oltre la norma.
I calamari sono stati rispediti in Thailandia, da dove provenivano
I valori anomali del metallo pesante sono stati trovati in una partita di "ciuffi di calamari congelati" proveniente dalla Thailandia. In totale si tratta di 765 colli per oltre 11 tonnellate di peso e un valore di mercato di circa 43mila dollari. I molluschi sono stati sottoposti a controlli da parte dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta: gli esperti hanno riscontrato valori oltre alla norma di cadmio.
Cos'è il cadmio e perché è pericoloso
Si tratta di un metallo pesante rilasciato da fonti naturali, ma che in dosi più elevate viene prodotto dalle attività dell'uomo, specie estrattive e industriali. In dosi minime finisce normalmente nei pesci che mangiamo, e in particolare nei molluschi come calamari, seppie e totani. Se presente in valori elevati può causare intossicazioni che possono provocare anche gravi conseguenze nel lungo periodo. Dopo la scoperta dei valori oltre la soglia di legge, la partita di calamari è stata bloccata in dogana e rispedita in Thailandia, così come previsto dalla legge.